Russia 2018 – Caballero affonda l’Argentina, la Croazia travolge 3-0 i Sudamericani

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ARGENTINA-CROAZIA 0-3

53′ Rebić, 80′ Modrić, 90’+1 Rakitić


ARGENTINA
(3-4-2-1) 
23 Caballero
2 Mercado
17 Otamendi
3 Tagliafico
22 Pavón 
21 Dybala
14 Mascherano
8 Acuña
10 Messi
13 Meza
9 Higuaín  
All. Sampaoli

CROAZIA
(4-2-3-1)
1 Subašić
2 Vrsaljko
6 Lovren
21 Vida
3 Strinić
11 Brozović
7 Rakitić
9 Kramarić
10 Modrić
8 Kovačić
17 Mandžukić
All. Dalić

Sfida che vale la testa della classifica, Argentina e Croazia è una sfida a cui gli argentini arrivano costretti a centrare la vittoria contro una Croazia forte invece dei tre punti incamerati all’esordio con la Nigeria. Dopo un primo tempo equilibrato, in apertura di ripresa un clamoroso svarione Caballero regala il vantaggio ai balcanici. Incapace di reagire l’Albiceleste va al tappeto cadendo rovinosamente nel finale e perdendo 0-3, correndo ora il rischio di una clamorosa eliminazione. 

A fare la partita dovrebbe essere l’Argentina, ma il primo squillo della gara tra le due squadre più blasonate del girone D è della Croazia, con Perišić che testa la reattività di Caballero. Dopo un’uscita dai blocchi non del tutto convincente, l’Argentina si rende pericolosa poco dopo il 10′: Messi non aggancia per un soffio su una dormita difensiva croata, Meza pochi minuti dopo è murato da posizione invitante. L’Albiceleste prende gradualmente il pallino del gioco in mano, non riuscendo però a graffiare in maniera incisiva dalle parti di Subašić; sul versante opposto, un duetto malriuscito tra Caballero e Tagliafico rischia di spianare la strada verso la porta a Mandžukić a cui però viene fischiato fallo sul terzino sinistro di proprietà dell’Ajax. Caballero e Tagliafico rischiano la frittata, nulla però in confronto a quanto combina la retroguardia croata al 30′: un pallone innocuo da metà campo manda in tilt la fase difensiva croata, con Rebić e Vrsaljko che non chiudono a dovere, Subašić che esce in maniera incerta e Vida che per salvare la porta vuota libera centralmente tra i piedi di Pérez, che non trova il bersaglio. Il 3-4-2-1 proposto da Sampaoli, che in avvio di gara aveva portato a qualche buona occasione, stenta a decollare nel proseguo di primo tempo: più fluida e meno Messi-centrica rispetto alla gara con l’Islanda, ma sempre troppo lenta, la manovra dell’Albiceleste stenta a impensiere una Croazia guardinga e potenzialmente pericolosa in contropiede. Proprio in contropiede, Rebić sciupa il possibile 1-0 per i suoi: Modrić lancia l’attaccante dell’Eintracht con un pallone delizioso, ma pur partendo in anticipo sugli avversari l’ex-viola sbaglia l’aggancio e, recuperato dagli avversari, spara alto sopra la traversa non scalfendo lo 0-0 che quindi si protrae fino al duplice fischio.

Le fatiche in fase di costruzione della manovra dell’Argentina non sembrano migliorare dopo l’intervallo; a creare con più evidenza pericoli dalle parti di Subašić, anche in apertura di seconda frazione, sono più spesso gli improvvidi fraseggi della terza linea balcanica. Attorno al 50′ Agüero non sfrutta al meglio una delle poche azioni corali dell’Argentina, e una manciata di minuti dopo la Croazia è in vantaggio: clamoroso l’errore di Caballero in fase di rinvio, con l’estremo difensore sudamericano che calcia malamente armando alla perfezione il destro di Rebić che insacca al volo gelando l’Albiceleste. Pietrificata dallo svantaggio l’Argentina è incapace di reagire, ed è scossa dal neoentrato Higuaín solo al 63′: l’attaccante della Juventus lavora bene un pallone sul fondo, che serve per Meza sull’area piccola murato in qualche maniera da Subašić. Sampaoli getta nella mischia anche Dybala, ma aldilà di un mancino alto del numero 10 della Juventus il fortino croato regge l’urto, e anzi sono i balcanici a rammaricarsi per le tante ripartenze gettate al vento. I sudamericani spingono senza mai graffiare per davvero, e a dieci minuti dalla fine subiscono il gancio del k.o.Modrić riceve il pallone al limite dell’area, e dopo essersi liberato di Otamendi scarica da venti metri un fendente imparabile per Caballero. Stesi dal raddoppio dei croati gli argentini escono mentalmente da un match chiuso dalla rete del centrocampista del Real Madrid, crollando nel finale; Rakitić centra il legno su punizione, ma pochi minuti dopo ha modo di rifarsi tra le macerie della difesa argentina insaccando a porta vuota il 3-0 della Croazia. Il terzo gol della Croazia è anche l’ultima emozione di una partita che vede uscire meritatamente vittoriosa la Croazia, con l’Argentina che umiliata e incapace di reagire dopo lo svarione di Caballero rischia una precoce e clamorosa eliminazione dal Mondiale.

ARGENTINA-CROAZIA 0-3 (0-0)

Argentina (3-4-2-1): Caballero 4; Mercado 4, Otamendi 5.5, Tagliafico 5.5; Salvio 5.5 (56′ Pavón 5.5), Mascherano 5, Pérez 6 (58′ Dybala 5), Acuña 6; Messi 4, Meza 5.5; Agüero 5 (54′ Higuaín 6). A disp.: Guzmán, Armani, Ansaldi, Fazio, Rojo, Banega, Biglia, Salvio, Di Maria, Lo Celso. All.: Sampaoli 4.
Croazia (4-2-3-1): Subašić 6.5; Vrsaljko 6.5, Lovren 6, Vida 5.5, Strinić 5.5; Rakitić 7, Brozović 6.5; Rebić 7 (57′ Kramarić 6), Modrić 7.5, Perišić 6.5 (80′ Kovačić sv); Mandžukić 6.5A disp.: Livaković, Ćorluka, , Kalinić L., Jedvaj, Bradarić, Ćaleta-Car, Badelj, Pjaca, Pivarić. All.: Dalić 7.
Arbitro: Irmatov (Uzbekistan).
Marcatori: 53′ Rebić, 80′ Modrić, 90’+1 Rakitić  .
Note – Ammoniti: Mercado, Otamendi, Acuña (A); Rebić, Mandžukić, Brozović (C). Espulso: -.

 

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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