Lezioni di NFL: Detroit Lions – Green Bay Packers

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Mentre i primi costosi biglietti per le NFL International Series di Londra stanno per essere venduti, noi continuiamo ad approfondire dati tecnici e regolamentari sul football. Magari prima del settembre prossimo (data di Minnesota – Pittsburgh a Wembley) riusciamo ad appassionarvi alla magnificenza di questo sport.

Primo quarto della sfida in oggetto, tra due rivali divisionali. Aaron Rodgers, uno dei migliori quarterback della lega, retrocede nella tasca (pocket), l’area dietro la linea offensiva, e lancia. E’ un incompleto. Green Bay deve ridare la palla a Detroit, perché quello è un quarto down. Ma perché i coach dei Packers non hanno ordinato di eseguire un punt? Vedrete che questa scelta ha poco senso, ma, gradualmente, tenteremo di giustificare questa decisione tattica.

packersQuando una squadra si trova di fronte ad un quarto down in attacco, ha sostanzialmente tre strade possibili: il field goal, il punt e giocare il down nel tentativo di raggiungere un nuovo primo down.
Nella scelta ci sono molti fattori che contribuiscono. Essi sono: distanza dalla goal line avversaria (linea di meta), distanza dal primo down, situazione di punteggio, situazione tecnica della partita.

A) Distanza dalla goal line avversaria: se ho un quarto down a 70 yard dalla linea di meta avversaria, non ha alcun senso tentare di completare un quarto down. Qui la scelta sarebbe quella del punt. Dalle 40 yard in poi (30,20) la scelta chiara è il field goal, ovviamente dopo aver valutato la capacità del nostro kicker di segnare da quelle distanze.

B) Distanza dal primo down: mi ritrovo con un quarto e ventitrè. Secondo voi ha senso rischiare di prendere un primo down. In questo caso si torna alla scelta precedente, vlutando la distanza dalla End Zone di fronte a noi. Viceversa, se ho un quarto e pollici (4th & inches) è probabile che una corsa ben protetta mi porti il primo down. Quindi me la gioco, solo dopo aver valutato dove mi trovo (A) e se lasciare la palla ai miei avversari in quel punto non avrebbe conseguenze gravi.

C) Situazione di punteggio: se ad un minuto dal termine siamo sotto di 8 punti, giocheremo tutti i nostri down, perchè altrimenti la partita è persa. E’ meglio invece puntare quando il risultato è in bilico e c’è tutto il tempo per definire il punteggio in un secondo tempo. Può anche capitare di essere sotto di 28 (4 tocuhdown) ad inizio del terzo quarto; qui la decisione è più delicata, perchè vorremmo giocare tutti i nostri down per ribaltare la situazione, ma potremmo esporci (lasciando la palla all’attacco all’avversario in posizioni vantaggiose per loro) ad una vera e propria umiliazione.

D) Situazione tecnica della partita: questo l’aspetto più interessante. Se si gioca contro i Chicago Bears, o contro i Baltimore Ravens, non vorremmo mai sprecare una ghiotta occasione offensiva. Se contro difese ottime come quelle citate ci capita di avere un quarto e 2 sulle loro 22 yard, dovremmo tentare di convertirlo in un primo down. Questo perchè non sappiamo se avremo un’altra occasione di essere così vicini al TD contro di loro. Stessa cosa se affrontiamo i New England Patriots, che in pratica segnano in ogni drive con il loro attacco stellare. Lì, per rimanere “aggrappati” alla partita dobbiamo convertire, anche sapendo dei mille problemi della difesa dei bostoniani.

Ora passiamo al caso reale, il quarto down non convertito dai Green Bay Packers dell’head coach Mike McCarthy.
Quarto down e 4 yarde per completarlo. Sulle 31 yard di Detroit. Detroit non ha una difesa particolarmente impressionante per l’assenza di Louis Delmas, ottima safety alle prese con un infortunio. L’attacco è molto migliore, ma spesso in stagione ha avuto difficoltà ad imporsi, tanto che il record dei Lions è peggiore di quello dei Packers. Il risultato in quel momento era di 0 a 0. L’opzione D quindi ci suggerisci di non tentare di convertire il down, l’opzione C non ha influenza sulla nostra decisione, per la B siamo troppo lontani dal primo down (4 yarde sono considerate indubbiamente “tante”), la A ci dice di calciare il field goal.

Decisione senza senso quindi? Forse, ma non stiamo considerando il fattore tecnico fino in fondo. Il kicker di Green Bay, Mason Crosby, è in un momento molto buio della sua carriera. Dall’85% di field goal messi tra i pali nel 2011 è passato al 60% del 2012. Qualora i Packs avessero deciso di calciare, si sarebbe ritrovato con un calcio da 48 yarde (31 + 7 di snap + 10 di End Zone), non agevole in questo periodo per lui. McCarthy ha semplicemente evitato di mettere pressione fin da subito al suo kicker, che non attraversa un ottimo periodo di forma. Al massimo, come è poi successo, i Lions avrebbe avuto palla sulle loro 31, non una posizione troppo agevole.

Come tutti gli sport prettamente americani, anche il football richiede una certa conoscenza del gioco per capire le scelte di un allenatore o di un giocatore, come in questo caso. Green Bay ha poi vinto, ma quella giocata avrebbe potuto avere brutte conseguenze. In NFL succede sempre: si prende la decisione sbagliata e le possibilità di vincere scendono. C’è chi tiene anche la statistica sulle probabilità di vincere di una squadra, in tempo reale. Ma questo lo vedremo in altri appuntamenti.

Nel chiudere, vi ricordiamo di dare una visione ai Power Rankings ed il resoconto settimanale di domani su queste pagine, oltre ad esporre la lista delle lezioni precedenti. A presto!

Lezioni precedenti:
Il quarterback ed i passaggi
Il controllo del cronometro
Squadre speciali
Safety, overtime e division
International Series
La play selection
Le penalità

Dario Alfredo Michielini
Dario Alfredo Michielini
È convinto la vita sia una brutta imitazione di una bella partita di football. Telecronista, editorialista, allenatore. Vive di passioni quindi probabilmente morirà in miseria. Gioca a golf con pessimi risultati; ma d'altra parte, chi può affermare il contrario?

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