La prima partita maschile delle Qatar Airways Premier Padel Finals 2025 non ha deluso le aspettative. Franco Stupaczuk e Martín Di Nenno hanno superato Leo Augsburger e Juan Lebrón in uno dei match più attesi della giornata inaugurale al Palau Sant Jordi: una sfida densa di intrecci e significati, non solo per l’equilibrio tecnico tra la testa di serie n.3 e la n.5, ma anche per le storie che, in modi diversi, legano i quattro giocatori.
A inizio stagione Stupa e Lebrón avevano condiviso lo stesso lato del campo, conquistando il titolo del Cancún P2 e raggiungendo altre quattro finali. Di Nenno e Augsburger si sono uniti più avanti, centrando subito il colpo grosso con la vittoria nel Madrid P1. Ritrovarsi da avversari alle Finals, con due nuove coppie in piena corsa, aggiungeva ulteriore fascino al confronto.
I Superpibes sono partiti meglio, trovando subito il ritmo giusto su un campo lento. Solidità, pazienza e precisione: questi gli ingredienti che hanno permesso alla coppia argentina di ottenere un primo break, poi un secondo, fino al 6-2 che ha chiuso il set iniziale.
Augsburger ha provato a trascinare i suoi con 10 vincenti nel primo set — il migliore in campo per numero di colpi decisivi — ma l’efficienza di Stupa e Di Nenno è stata superiore: due break convertiti su tre e nessuna occasione sfruttata da Lebrón e Augsburger, che pure ne avevano avute quattro.
L’avvio del secondo set sembrava indicare una svolta: break immediato di Lebrón e Augsburger e 2-1 al primo cambio campo. Ma Stupa e Di Nenno hanno rimesso le cose a posto con rapidità, recuperando il break e riprendendo immediatamente il controllo del match.
Da quel momento, il livello si è alzato ulteriormente: recuperi impossibili fuori dal campo, smash potenti da tutte e quattro le racchette, scambi che hanno fatto esplodere il Palau. Sul 4-5, con due match point sul 15-40, i Superpibes non hanno tremato e hanno chiuso con autorità.
Augsburger ha terminato con 19 vincenti, davanti agli 11 di Stupa, ma la statistica chiave è un’altra: 10 errori non forzati per Stupa e Di Nenno, 21 per i loro avversari. La continuità degli argentini, ancora una volta, è stata decisiva.
In conferenza stampa i Superpibes hanno sottolineato proprio questa solidità.
Stupa ha dedicato parole speciali al suo compagno: “Martín mi ha sostenuto per tutta la partita e mi dà la stabilità di cui ho bisogno. Il suo entusiasmo mi fa scendere in campo a testa bassa”.
Di Nenno ha aggiunto: “Volevamo toglierci di dosso le brutte sensazioni del Messico, e credo proprio che ci siamo riusciti. Abbiamo giocato da Superpibes, e abbiamo vinto”.
Stupa ha anche rivelato una vigilia complicata: “Ieri in allenamento mi sentivo malissimo, ma Martín mi ha detto di stare tranquillo, che oggi sarebbe andata bene. E così è stato.”
Ora la coppia argentina guarda alla semifinale di sabato per prolungare un percorso che continua a rafforzare la loro identità e la loro storia insieme.