Non si discute, in nazionale non ve lo mandiamo: pugno duro del Milan | Telefonata minatoria di Ibra
Ibrahimovic- lapresse- tuttocalcioestero.it
Società rossonera su tutte le furie: Ibra chiama la Federazione e vieta al calciatore di rispondere alla convocazione della sua nazionale.
Dopo questo weekend di campionato sarà tempo di fare spazio all’ultima pausa nazionali di questo 2025. Sono le ultime gare per le qualificazioni ai Mondiali del 2026. Dopodiché solo i playoff ci diranno quale sarà il quadro completo. Proprio l’Italia aspetta questo momento per capire se tornerà a giocare la coppa del mondo dopo ben 12 anni, oppure no.
Nel frattempo però come detto ci sarà prima questa giornata di campionato da vivere insieme. Chi non vede l’ora di scendere in campo è il Milan, riposato dopo una settimana in cui le altre big hanno giocato le coppe europee, e reduce dalla preziosa vittoria di San Siro contro la Roma. Il Diavolo sfiderà il Parma in trasferta, e spera di ottenere altri tre punti d’oro per lanciarsi ancora di più in classifica.
Detto ciò però, proprio per quanto riguarda i rossoneri sono arrivate delle clamorose novità, che coinvolgono anche la nazionale. A quanto pare infatti la società ha imposto ad un calciatore il veto di rispondere alla convocazione. C’è stata anche una telefonata minatoria di Zlatan Ibrahimovic.
Milan in lotta con la Federazione
Il tema delle convocazioni in nazionale fa sempre arrabbiare i club. Spesso infatti i calciatori si fanno male con le rispettive selezioni, e saltano diverse partite con le società che pagano loro gli stipendi.
Questa volta però il Milan sembra essere andato proprio su tutte le furie, tanto da aver imposto al proprio giocatore di non rispondere alla convocazione in nazionale. Vediamo però di chi si tratta e che cosa sta succedendo.

Niente nazionale per il calciatore
Come ben sappiamo Adrien Rabiot si è fatto male con la Francia durante la scorsa sosta nazionali, e da allora non ha ancora recuperato. Sicuramente il centrocampista non andrà nemmeno in panchina per la gara di Parma.
Ciò nonostante però la nazionale transalpina ha deciso di inserirlo nella lista dei preconvocati, mandando su tutte le furie la società rossonera, che per nessun motivo al mondo darà il via libera per far andare l’ex Juve e Marsiglia nel ritiro dei Galletti.
