Juve, doppio test a Nottingham | Savona convince alla prima, Douglas Luiz cerca ritmo: la fotografia dell’inizio; i segnali che interessano a Torino
Douglas Luiz (Lapresse) - Mondosportivo
Savona, inserimento rapido: ruolo ibrido e prime risposte in Premier
Nicolò Savona è arrivato al Forest a fine agosto con un contratto lungo e l’aspettativa di diventare una pedina affidabile sulla fascia destra. Lo staff tecnico lo sta utilizzando come terzino “di spinta” in linea a quattro, ma all’occorrenza gli chiede di stringere dentro il campo per dare un appoggio in costruzione. Le prime uscite parlano di un impatto concreto: esordio in Premier e spazio anche in Europa, segnale che l’allenatore vede già nel difensore una soluzione utile nelle rotazioni.
La sua partita “tipo” in questo avvio è fatta di corse senza palla e letture preventive: quando il Forest alza il baricentro, Savona accompagna l’azione arrivando in zona cross; quando la squadra deve difendere bassa, tiene la posizione e accorcia verso i centrali per chiudere il mezzo spazio. Sono dettagli che piacciono agli allenatori inglesi perché riducono gli strappi avversari e puliscono le seconde palle. In prospettiva, l’obiettivo è aumentare la qualità dell’ultimo passaggio: più cross utili, più palloni messi tra difesa e portiere, più pericolosità attorno all’area.
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Douglas Luiz, regia in costruzione: tempi di gioco e leadership da accendere
L’arrivo di Douglas Luiz in prestito con obbligo ha un significato preciso: dare subito al Forest un centrocampista abituato ai ritmi Premier, capace di gestire le uscite da dietro e di accendere la transizione offensiva. Le prime settimane sono state di adattamento ai movimenti del reparto, con il brasiliano alternato tra mediano davanti alla difesa e interno di possesso. Nel primo ruolo si abbassa tra i centrali per creare superiorità nella prima costruzione; nel secondo accompagna l’azione con ricezioni tra le linee e aperture sul lato debole.
Il punto chiave, oggi, è il ritmo. Douglas Luiz porta pulizia tecnica, ma deve ancora trovare continuità di minuti e connessioni stabili con i compagni più offensivi. Quando il Forest riesce a consolidare il possesso, si vedono meglio i suoi pregi: primo controllo orientato, verticalizzazioni rasoterra per la punta e gestione dei tempi quando c’è da “congelare” la partita. La crescita passerà dalla frequenza delle giocate “di peso”: intercetti che accorciano il campo, cambi gioco che liberano l’esterno e calci piazzati battuti con qualità.
La convivenza tra i due ex bianconeri, al netto dei ruoli diversi, può diventare un valore. Savona offre gamba e ampiezza, Douglas Luiz ordina e detta i tempi: insieme possono dare al Forest una catena destra più leggibile e, al tempo stesso, più efficace. In un campionato che punisce gli errori, avere automatismi chiari tra terzino e mediano riduce i rischi sulle seconde palle e accelera l’uscita pulita dopo il recupero.
Dal punto di vista mentale, i segnali sono incoraggianti. Savona ha mostrato personalità nell’interpretare consegne nuove e un contesto più fisico rispetto alla Serie A. Douglas Luiz, da parte sua, sta ricostruendo centralità: per un giocatore con esperienza internazionale, ritrovare fiducia passa attraverso sequenze di partite giocate “di fila”, senza stop. Appena il minutaggio si alzerà, sarà più semplice leggere anche i numeri: palloni recuperati, passaggi progressivi, occasioni create da palla inattiva.
Guardando alla Juventus, queste settimane offrono due prospettive utili. La prima è tecnica: osservare Savona contro ali e mezzali della Premier aiuta a misurare margini di crescita su duelli e qualità del cross, dati preziosi se in futuro si valutassero incroci di mercato. La seconda è economica: la formula di Douglas Luiz consente di distribuire i costi nel tempo, mentre la cessione a titolo definitivo di Savona ha già prodotto una plusvalenza. Sono tasselli di una strategia che combina sostenibilità e competitività, con la Premier come banco di prova e vetrina.
Savona si sta ritagliando un ruolo concreto, con compiti chiari e applicazione; Douglas Luiz sta costruendo la sua regia, cercando continuità e connessioni per diventare il metronomo della squadra. Se la curva resterà ascendente, il Forest avrà trovato due risorse importanti per il suo campionato e per l’Europa, mentre a Torino si potrà giudicare con più elementi l’impatto delle scelte fatte in estate.
