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Bernardo Silva come De Bruyne | può lasciare il City a zero, contatto con Juventus e Milan; l’idea che infiamma il mercato

Bernardo Silva

Bernardo Silva (Lapresse) - Mondosportivo

Bernardo Silva può ripercorrere la strada di Kevin De Bruyne: contratto verso la scadenza e ipotesi addio a parametro zero dal Manchester City. In Italia si registrano contatti esplorativi con Juventus e Milan, mentre all’estero restano vigili altri top club.Lo scenario che prende forma è semplice da capire e pesante da gestire: un campione d’Europa, perno del ciclo di Guardiola, che si avvicina alla scadenza contrattuale e apre un fronte di mercato enorme. La possibilità che Bernardo Silva esca a costo zero mette in allerta mezza Europa, perché parliamo di un giocatore capace di spostare equilibrio, qualità e leadership nello stesso pacchetto. Il parallelo con De Bruyne, anche lui arrivato a un addio senza rinnovo, rende il quadro ancora più evidente agli occhi dei dirigenti: quando un simbolo del City diventa “prendibile”, le strategie cambiano.

Perché Juventus e Milan ci provano: il profilo tecnico e l’effetto-spogliatoio

In chiave italiana, le strade portano a Torino e Milano. La Juventus vede in Bernardo un titolare trasversale, capace di giocare da mezzala creativa, trequartista o esterno che entra dentro al campo per cucire il gioco tra le linee. È il tipo di profilo che alza il livello immediatamente e che, in una rosa giovane, aggiunge esperienza nelle notti pesanti. Il tema, semmai, è economico: stipendio e commissioni sono variabili toste, da incastrare con bonus e durata pluriennale.

Il Milan ragiona con logiche simili ma con necessità tattiche leggermente diverse. Piace l’idea di un regista alto che accenda la rifinitura e porti in dote conduzioni palla al piede, tempi corti nello stretto e gestione dell’ultimo passaggio. In un sistema che alterna 4-2-3-1 e 4-3-3, il portoghese garantisce quella duttilità che consente di cambiare volto senza cambiare uomini, passando dal possesso ragionato alla verticalità immediata.

 

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Le mosse sul tavolo: contatti, tempistiche e concorrenza

I contatti emersi finora sono esplorativi: chiacchierate, sondaggi, verifiche su ingaggio e volontà del giocatore. È il normale primo step quando si fiuta un’opportunità di alto livello. Le tempistiche contano: avvicinandosi alla scadenza, il giocatore può formalmente ascoltare proposte e impostare un pre-accordo, mentre il City valuterebbe solo offerte immediate per monetizzare nell’eventuale finestra invernale. Ma la vera partita, salvo sorprese, si gioca sull’estate a parametro zero.

La concorrenza non manca. In passato PSG e Barcellona hanno corteggiato Bernardo; oggi restano alla finestra anche club di Premier e piste extra-europee con pacchetti economici molto ricchi. Proprio per questo, chi vorrà spuntarla dovrà presentare non solo numeri, ma un progetto tecnico chiaro: ruolo, centralità nello spogliatoio, obiettivi di squadra. È questo che convince un top player nella fase matura della carriera.

C’è poi il fattore-Guardiola. La storia recente dice che, quando un ciclo si chiude, il club non forza i rinnovi a tutti i costi: se la convergenza non c’è, si procede alla separazione senza drammi. Il City ha vissuto situazioni analoghe e non ha mai perso identità: i processi sono solidi, la programmazione resta al centro. Per questo l’ipotesi addio non spaventa Manchester, ma accende il mercato altrui.

Dal punto di vista tattico, l’impatto di Bernardo in Serie A sarebbe immediato. Il portoghese sa occupare le mezze posizioni, ricevere tra le linee e accendere il ritmo con strappi e combinazioni corte. È un giocatore che migliora i compagni, perché libera linee di passaggio, attira raddoppi e alza la qualità dell’ultimo terzo. In fase di non possesso, la sua pressing intelligence consente di guidare la prima pressione senza sfilacciare la squadra, dettaglio prezioso nei big match.

Resta la variabile ingaggio. Juventus e Milan sanno che l’operazione, pur senza cartellino, richiede uno sforzo su stipendi e commissioni. La via maestra passa da una struttura bonus legata a obiettivi individuali e di squadra, più una durata contrattuale capace di spalmare l’impatto a bilancio. È qui che entrano in gioco la sensibilità dei dirigenti e la volontà del giocatore di sposare un progetto tecnico oltre al puro lato economico.

La sensazione, oggi, è che il dossier resti aperto e in evoluzione. Con l’ombra dell’addio a zero, ogni settimana può portare segnali nuovi: una chiamata, un incontro, un indizio. Se il City non cambierà rotta sul rinnovo, l’asta della prossima estate avrà un protagonista annunciato. E in Italia, dove creatività e qualità sono sempre richieste, il nome di Bernardo Silva è destinato a restare al centro della scena. La porta non è spalancata, ma è socchiusa: abbastanza per far entrare l’aria di un colpo che cambierebbe gli equilibri del nostro campionato.