Ho parlato con Djokovic, mi ha detto cosa pensa di te: SINNER DISTRUTTO IN DIRETTA

Sinner- fonte Ansa- mondosportivo.it
Il tennista di San Candido è stato distrutto in diretta dal forte ed esperto collega, rimanendo senza parole. Vediamo cosa è successo.
Jannik Sinner è uno dei volti più rappresentativi della nuova generazione del tennis mondiale. Originario dell’Alto Adige, si è fatto conoscere non solo per le sue qualità tecniche e atletiche, ma anche per il suo atteggiamento dentro e fuori dal campo. La sua calma, la compostezza e il rispetto verso gli avversari lo rendono una figura particolarmente apprezzata nel circuito.
Ciò che colpisce di Sinner è l’unanime stima che riceve da parte degli altri giocatori. Nonostante la giovane età, molti colleghi, anche tra i più esperti, hanno espresso ammirazione per la sua maturità, il suo spirito sportivo e la serietà con cui affronta ogni sfida. Non è solo un talento straordinario, ma anche un esempio di correttezza, umiltà e dedizione.
In un ambiente competitivo come quello del tennis professionistico, dove spesso la pressione porta a tensioni e rivalità accese, Sinner si distingue per il suo comportamento sempre rispettoso, senza eccessi né provocazioni. Questo ha contribuito a costruire attorno a lui un clima di rispetto reciproco.
Le parole di Djokovic distruggono Sinner
Prima di diventare il tennista che è oggi, e appunto di guadagnarsi il rispetto di tutti i suoi colleghi, Sinner era un giovane in rampa di lancio, in costante miglioramento.
Ogni consiglio era buono dunque, ma uno in particolare gli sarà servito parecchio, e a darglielo, seppur indirettamente, è stato un certo Novak Djokovic.

”Non è aggressivo sulla risposta…”
Come raccontato dall’allenatore di Sinner, Darren Cahill, ai microfoni del podcast Served, lui stesso chiese a Djokovic un consiglio su come il ragazzo di San Candido potesse migliorare, e il tennista serbo rispose prontamente non tirandosi indietro. Di seguito le sue parole.
“Buona fortuna per il lavoro con lui. Sì, colpisce benissimo la palla, ma non c’è variazione. Pochi cambi di traiettoria, nessuna altezza sopra la rete, non viene a rete, non cerca di portarmi dentro il campo. So che risponde bene, ma non è aggressivo sulla risposta. Non attacca il mio servizio”. Consigli che, con il senno di poi, sono serviti parecchio a Sinner.