Leclerc ed Hamilton non c’entrano niente: “E’ colpa dell’auto” | Svelato il fallimento Ferrari

Lewis Hamilton e Charles Leclerc - fonte Facebook - mondosportivo.it
Continua il periodo di crisi della Ferrari in Formula 1. Dopo il Gp del Canada, la delusione è alle stelle e volano le accuse.
Doveva essere l’anno migliore di sempre per la Ferrari. La scuderia di Maranello si ritrova invece a vivere un momento difficile in Formula 1, con l’ennesimo weekend deludente al Gran Premio del Canada dello scorso fine settimana.
Mentre Mercedes, Red Bull e McLaren si sono giocate la vittoria in un gara combattutissima e dal fine spettacolare (segnata però anche dall’incidente in cui è rimasto coinvolto Lando Norris), la scuderia di Maranello è rimasta ancora una volta spettatrice.
Sembrava che l’arrivo di Lewis Hamilton a Maranello dovesse essere la svolta per la Ferrari. Non è stato così, anzi. Leclerc ha conquistato solo tre podi in più di tre mesi di campionato, mentre l’inglese è ancora a bocca asciutta, purtroppo.
Di chi è la colpa di questi risultati al di sotto delle aspettative? Della scuderia o dei piloti? La risposta a questa domanda è decisamente complessa. Ne ha parlato un ex pilota ai giornalisti de Il Resto del Carlino.
Dopo il Gp del Canada volano le critiche: la Ferrari è sotto accusa
A parlare della difficile situazione della Ferrari è stato l’ex pilota Riccardo Patrese che, intervistato da Leo Turrini, ha parlato della complicata situazione che la Ferrari sta vivendo. L’ex pilota ha colto l’occasione per difendere sia Leclerc che Hamilton, sottolineando come i problemi che la Rossa sta vivendo siano ben più profondi e strutturali.
“Trovo imbarazzanti le accuse a Leclerc o a Hamilton“, ha dichiarato Patrese, aggiungendo che “il problema della Ferrari non sono i piloti. Charles è velocissimo e Lewis non sta sul carrello dei bolliti. Non c’è la macchina. Manco si sa chi l’abbia progettata. I guai della Ferrari hanno origini antiche, purtroppo”.

Dure critiche contro la Ferrari e Vasseur
Le dure parole di Patrese rispecchiano il malessere diffuso nel mondo della Ferrari e ovviamente anche tra i tifosi, sempre più preoccupati dall’assenza di risultati e da una gestione tecnica che sembra ancora in fase di transizione. La mancanza di chiarezza sulla direzione progettuale e il fatto che non si riesca a dare continuità agli sviluppi lasciando molti interrogativi aperti sul futuro della scuderia.
Per tornare a vincere la Ferrari deve fare molto di più. Se vuole tornare competitiva, serve un cambiamento che non riguarda solo i piloti ma la macchina stessa.