Roma, si è presentato ubriaco marcio al ritiro: “Bevo per colpa degli infortuni” | Il giocatore ha confessato

Roma - fonte Lapresse - mondosportivo.it
Il calciatore giallorosso ha ammesso i suoi errori. Ecco le sue dichiarazioni che hanno fatto grande scalpore.
Non è di certo la prima volta in cui il mondo del calcio viene sconvolto da dichiarazioni di questo tipo. La vita dei calciatori è spesso segnata da eccessi, soprattutto in fatto di alcool, ed è successo purtroppo ancora una volta.
Il protagonista di queste dichiarazioni è un noto calciatore che nel corso della sua celebre carriera ha avuto modo di passare anche per la Roma. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, l’ex difensore ha raccontato la sua vita segnata purtroppo anche dall’alcolismo.
Si tratta di un problema molto serio in cui sono cascati molto spesso tanti calciatori. È un problema che però può anche compromettere le prestazioni e ovviamente la carriera di ognuno. Proprio come è successo in questo caso.
A raccontare la vicenda è stato lui stesso. Stiamo parlando niente meno che di Cicinho. L’ex difensore brasiliano, che il prossimo 24 giugno compirà 44 anni, si è ritirato nel 2018 dopo l’anno passato con Brasiliense. Lo abbiamo visto in Italia proprio con la Roma: prima dal 2007 al 2012, tranne i mesi in prestito.
Il calciatore della Roma sorprende tutti: era ubriaco al ritiro
L’ex calciatore, che ha giocato anche per il Real Madrid, ha parlato più volte dei suoi problemi con l’alcolismo. Qualche anno fa lo ha fatto anche nel corso della trasmissione Ressaca, prodotta da EPTV: è stata l’occasione per raccontare il suo percorso con l’alcool iniziato a 13 anni.
“Facevo fisioterapia e poi tornavo a casa verso le 14-14.30, non smettevo di bere fino alle 4 del mattino. Arrivavo ubriaco all’allenamento, i dirigenti lo vedevano e tutto questo mi ha fatto cadere in discredito. L’alcol ti circonda di persone a cui piace quello stile di vita e le persone che ti amano veramente restano fuori. Quando ti sbattono al muro, dicendo che non è una cosa giusta, non vuoi sentirlo. Ho un figlio di 15 anni e continuo a chiedergli scusa. All’epoca aveva due anni e non capiva nemmeno bene, ma mi è rimasto impresso nella testa”, aveva dichiarato durante l’intervista.

L’amore ha salvato Cicinho
Ai margini della rosa giallorossa, i problemi con l’alcool si sono intensificati. È solo dopo aver conosciuto la sua futura moglie, la brasiliana Marry De Andrade (che ha sposato nel 2012) che ha deciso di tornare alla sua vita regolare da atleta.
“Andavo a Trigoria, mi allenavo ma sapevo che la domenica non avrei giocato. E allora quando arrivavo a casa bevevo molto e fumavo. A casa avevo casse di birra e altri tipi di alcool, bevevo da solo o insieme a falsi amici. Mi piaceva andare in discoteca, bevevo e non riuscivo a fermarmi. Non ho preso la droga solo perché sapevo che c’erano i controlli antidoping, altrimenti l’avrei fatto”, dichiarò a La Repubblica più di dieci anni fa.