Bomba Sinner, allenamento durante la squalifica: “Lo abbiamo fatto in una villa privata”

Jannik Sinner - fonte X - mondosportivo.it
È stata svelata nelle scorse ore la verità su come Sinner ha passato la squalifica. “Come due clandestini”: l’hanno fatto così.
I tre mesi di squalifica di Jannik Sinner sono terminati ormai più di tre settimane fa, quando il tennista altoatesino ha fatto il suo ritorno in campo in occasione degli Internazionali d’Italia che si sono svolti a Roma e che lo hanno portato a vincere la medaglia d’argento.
La vicenda continua però a far discutere. Durante tutti questi mesi non sono di certo mancate polemiche e discussioni. Il giovane altoatesino, al numero 1 nel ranking atp, è stato al centro di alcune discussioni arrivate anche da volti amici.
Ora però Sinner è tornato in campo. Nonostante il secondo posto contro Carlos Alcaraz al torneo romano abbia lasciato l’amaro in bocca, è anche vero che l’altoatesino non è apparso al meglio della forma.
In questi mesi Sinner non è di certo rimasto fermo. Non ha potuto allenarsi con tennisti in attività, ma questo non vuol dire che non abbia mai impugnato la racchetta. Anzi, nelle ultime ore è venuta a galla la verità sui suoi allenamenti “clandestini”: ecco con chi e dove li ha fatti.
Con chi si è si allenato Sinner durante la squalifica
A svelare la verità è stato uno dei diretti interessati. Ovvero Roberto Marcora, ex numero 150 del mondo, che si è allenato con il tennista altoatesino durante il periodo di stop su richiesta del coach Simone Vagnozzi. Lo ha rivelato in occasione di un’intervista concessa al podcast Tennistalker.
“Io e Jannik abbiamo un bel rapporto e, quando è uscita la notizia della squalifica, gli avevo scritto dicendogli, come battuta, che per lui sarei tornato in campo. La WADA si è presa qualche tempo per controllare che non fossi più attivo, e in effetti la mia ultima partita ufficiale era stata a Indian Wells 2023, a parte qualche torneo a squadre. La ratio della regola infatti è che uno squalificato, come nel caso di Sinner, non può allenarsi con giocatori ancora attivi per prepararli a tornei futuri. Quindi, una volta che ho detto sì, era come se anch’io fossi squalificato a tutti gli effetti“, ha dichiarato l’ex tennista.

Dove si sono svolti gli allenamenti
Marcora ha anche rivelato quello che è stato il luogo degli allenamenti, che sono avvenuti in Costa Azzurra lontano da occhi indiscreti. “Lo abbiamo fatto in una villa privata, vicino casa, in Costa Azzurra, perché come sapete Jannik non poteva frequentare circoli affiliati alle federazioni”, ha detto l’ex tennista. “Quindi eravamo un po’, non dico clandestini ma… perché era tutto approvato e regolare, anche dalla WADA, ma c’erano comunque delle complicazioni. Devo dire però che ho trovato una grande serenità da parte del team”, ha aggiunto poi.
Marcora ha anche tenuto a specificare che il clima era disteso e positivo. “Facevamo una sessione al giorno, lui lavorava tantissimo in palestra: un grande lavoro atletico. Tennisticamente colpivamo tante palle, qualche spostamento, cura dei dettagli: la smorzata, qualche uscita. Niente di astruso o particolare, tutto molto tranquillo”, ha detto a proposito dei loro allenamenti “segreti”.