La Nazionale è un lontano ricordo, adesso è in galera: spacciava droga | Ha confessato la moglie

Dalla nazionale alla galera - fonte Pexels - mondosportivo.it
La vicenda di questo calciatore ha sconvolto tutto il paese. Ecco perché sono scattate le manette e che cosa ha fatto il giocatore.
C’è una questione che sta suscitando un forte clamore in tutto il mondo del calcio. Dalle più grandi competizioni internazionali questo giocatore è infatti passato ad essere il protagonista di un controverso caso giudiziario che ha scosso il mondo sportivo e non solo.
Non sempre la vita dei calciatori finisce infatti come ci si potrebbe aspettare. A volte infatti vi possono essere stravolgimenti importanti, proprio come quello che è avvenuto nella vita del giocatore protagonista di questo caso giudiziario.
Dopo aver giocato per alcune delle più importanti squadre del mondo e aver avuto anche l’onore di vestire la maglia della sua nazionale, il calciatore ha preso scelte di vita decisamente meno legali e onorevoli.
Siamo in Colombia, paese ora sconvolto da una vicenda destinata a scrivere una pagina della storia del calcio. Ecco chi è il protagonista di questa vicenda e che cosa ha fatto per meritarsi le manette.
Dalla nazionale alla galera: ecco che cosa ha fatto
Si chiama Antony de Avila Charris. Oggi 63enne, de Avila è stato un giocatore di grande rilievo tra gli anni 80 e gli anni 90. Noto per la sua velocità e per aver partecipato ai Mondiali del 1994 e del 1998, è soprannominato “El Pitufo” per via della sua bassa statura, che però non gli ha impedito di giocatore per importanti squadre del panorama calcistico sudamericano.
Dopo i gloriosi anni passati in campo, Charris è ora al centro di gravi accuse legate al narcotraffico internazionale. È stato infatti arrestato il 21 settembre 2021 a Napoli, in piazza De Nicola, e al momento è detenuto a seguito di una condanna definitiva per traffico di droga.

Le accuse contro Antony de Avila Charris
Secondo le autorità italiane e colombiane, de Avila avrebbe avuto un ruolo di rilievo nel cartello di Cali, uno dei più potenti gruppi criminali del Sudamerica. Charris era considerato il “garante” dei carichi di cocaina destinati all’Italia e ricopriva dunque un ruolo chiave nei traffici illeciti.
Il caso de Avila ha generato forti reazioni in Colombia, dove il passato sportivo del calciatore è ben noto. Già nel 2001 era stato arrestato per una situazione simile, poi era sparito dalla scena pubblica fino al recente arresto avvenuto a Napoli. La moglie Lydia Valenzuela, nel frattempo, ha denunciato la mancanza di sostegno ricevuto dall’uomo durante questa difficile fase della sua vita.