Ultmora Sinner, conferma ufficiale: “Addio a fine stagione” | Lascia il tennis per sempre

Jannik Sinner/ fonte Instagram- mondosportivo.it
Terremoto per il numero uno del Ranking ATP: al termine della stagione attuale sarà addio definitivo al mondo del tennis.
Dopo un 2024 da sogno, il 2025 non è iniziato alla grande per Jannik Sinner. O meglio, i risultati sportivi sono arrivati, visto che il ragazzo di San Candido ha conquistato ancora il torneo degli Australian Open, difendendo il successo dello scorso anno. Ad andare poco bene sono le questioni extra campo. In primis quella legata al caso doping.
In seguito a diverse voci, indiscrezioni e speculazioni, il numero uno del Ranking ATP ha deciso di patteggiare con la Wada, riuscendo così ad avere una squalifica di soli tre mesi. Uno stop non lunghissimo per lui, ma comunque molto importante, che gli farà saltare diversi tornei importanti e che mette a rischio appunto il suo primo posto in classifica.
Una volta scontata la pena in questione dunque per lui dovrebbe filare tutto per il verso giusto. E invece Sinner nelle scorse ore ha dovuto subire una botta tremenda, che parla del ritiro ufficiale a fine stagione. Infatti sembrerebbe tutto già deciso, per l’incredulità di tifosi e addetti ai lavori.
Sinner, sarà addio al tennis
Già da diverso tempo si parlava dell’addio di Darren Cahill allo staff di Jannik Sinner al termine della stagione. E dopo una recente intervista del coach australiano rilasciata ai microfoni di askanews, questo ritiro sembra ben confermato.
E’ stato lo stesso Cahill infatti a confermare tutto, spiegandone anche i motivi. Vediamo insieme le sue parole.

”E’ il momento per qualcun altro…”
“Dopo tre o quattro anni è il momento per qualcun altro, una voce diversa, un’ispirazione diversa. La finestra temporale per il coaching è forse tre o quattro anni. E se dura più a lungo sei più un persona che lo protegge o un manager. Perché c’è una finestra di tre o quattro anni in cui puoi impartire tutto, e questo è anche il punto dell’allenatore”.
Così Cahill, che ha poi spiegato i motivi di questo addio. ”Lo stile migliore di allenare un giocatore è insegnargli le cose in modo che possa risolvere i problemi da solo. E così il giocatore arriverà a un certo livello dopo tre anni. E quando gli dirai una cosa, lui la saprà già”.