Home » La Lazio espugna San Siro con un rigore nel recupero: 1-2 | Milan, contestazione totale

La Lazio espugna San Siro con un rigore nel recupero: 1-2 | Milan, contestazione totale

Un Milan ferito affronta la Lazio in un San Siro con la curva vuota nei primi 15′. I romani, ordinati e solidi, la vincono nel recupero grazie a un rigore trasformato da Pedro.

In un San Siro quasi spettrale, nono0stante un buon numero di spettatori presenti, a farsi vivi per primi sono gli ospiti: Maignan esce bene al 3′ e stoppa la conclusione di Boulaye Dia, che si era presentato tutto solo davanti a lui. La Lazio insiste, con i padroni di casa che provano a palleggiare, cercando spazi, ma senza alzare il ritmo.

I rossoneri, in un’inedita tenuta somigliante a quella della nazionale portoghese, sembrano scossi dalla contestazione del pubblico di casa, e sbagliano passaggi anche facili. Al 19′, prima azione del Milan: scambio Leão-Reijnders con conclusione, centrale , di quest’ultimo, parata da Provedel.

Ora i padroni di casa provano ad accelerare, ma è la Lazio a passare con Zaccagni al 27′, lesto a insaccare una seconda palla, dopo che Maignan aveva respinto una prima conclusione di Tchaouna, lanciato verso la porta grazie a una topica della retroguardia rossonera. Al 36′ Musah prova a smarcare in area Giménez con un colpo di tacco ardito: pallone troppo lungo. Lo stesso Musah, 1′ più tardi, lascia il posto a João Felix il quale, al 40′, proiva la conclusione personale dal limite, mandando abbondantemente fuori, alla sinistra di Provedel.

Gli ultimi momenti della prima frazione vedono il Milan proteso in avanti alla ricerca del pari; tuttavia, servirebbe ben altro per superare l’ordinata difesa della Lazio, tutta dietro la linea della palla. La palla più pericolosa, nei minuti di recupero, è degli ospiti: la conclusione dal limite ancora di Zaccagni di sibila a pochi centimetri dal palo alla destra di Maignan, immobile. E, con i biancazzurri in vantaggio, si chiude la prima frazione dell’incontro.

Seconda frazione, con Baroni che sostituisce Marušić con Lazzari e Conceição che si gioca la carta Walker al posto di Jiménez.

Il Milan parte con buona lena, ma è la Lazio a creare un’azione pulita al 50′ con Gigot, la cui conclusione è però debole e centrale. La Lazio si difende con ordine ma, quando riparte, dà sempre la sensazione di poter far male: Zaccagni, al 54′, calcia dal limite a giro e manda fuori di poco. Al 58′ entra Vecino per Tchaouna per i romani. In questa fase il Milan, a piena trazione anteriore, fa un buon possesso palla e pressa: al 64′ colpo di testa di Giménez, fuori di un soffio, su traversone di Leão. Al 67′ Milan in 10: Pavlović stende in scivolata Isaksen che gli era scappato, e l’arbitro non può che sventolare al difensore serbo il rosso diretto.

Conceição corre ai ripari, e toglie Pulisic per Thiaw e Fofana per Chukweueze, ma non è un mitsro che per i suoi, ora, si fa durissima: la Lazio, infatti, è tutta dietro la linea del pallone e, con un uomo in più, ha gioco facile a difendersi dagli attacchi degli avversari, che provano ad arrivare al tiro cercando la profondità con le palle rasoterra. Al 79′ Baroni mette dentro forze fresche: fuori Zaccagni e dentro Pedro. Il suo dirimpettaio, negli ultimi minuti, cerca la carta della disperazione, con Jovic al posto di Gabbia. Ed è proprio uno dei nuovi entrati a trovare un insperato pareggio: lo segna Chukwueze di testa, all’85’, su traversone di Leão. Finale convulso, coi padroni di casa che provano a metterci il cuore, ma la beffa è in agguato: Manganiello decide che l’intervento di Maignan su Tavares è da rigore, dopo aver rivisto l’azione al VAR: a trasformare è Pedro, spiazzando il portiere avversario.

Samuel Chukwueze/ fonte LaPresse- mondosportivo.it

Le dichiarazioni dei protagonisti nel dopopartita

Marco Baroni, nella sala stampa di San Siro, è apparso soddisfatto per la pulizia e la personalità della sua squadra la quale, secondo lui, è stata responsabile della prova non positiva degli avversari. Il tecnico sostiene che i suoi abbiano ancora dei margini di miglioramento, per poter rimanere in queste posizioni in classifica, lavorando partita per partita. Questo gruppo deve andare avanti a lavorare tanto, per mantenere un livello atletico elevato, anche quando ci sono delle assenze importanti, come ora con Castellanos.

Per il Milan, Matteo Gabbia è apparso preoccupato per la mancanza di risultati; Servirà provare a restare compatti, ma il momento è oggettivamente molto difficile. La squadra non riesce a trovare gli equilibri corretti, soprattutto quando perde palla. Il tecnico Sergio Conceição ha sottolineato come, ancora una volta, gli episodi abbiano condizionato moltissimo la prestazione di questa sera. Perdere così non è facile: bisognerà trovare equilibrio e fare bene le cose che, invece, oggi vengono male. Il tecnico ha però confermato di non voler gettare la spugna, e di voler continuare a lavorare, confidando nel fatto che lo spogliatoio sia ancora con lui. Sono ferito da quanto stiamo facendo, ha detto: posso solo provare a lavorare di più.