Sinner, interviene l’avvocato: sentenza con due mesi di anticipo | Ecco il verdetto definitivo

Sinner, interviene l'avvocato - fonte Ansa Foto - mondosportivo.it
La vicenda sta suscitando parecchio clamore. Sulla questione si è espresso ora anche l’avvocato dell’altoatesino.
Gli ultimi mesi, per Jannik Sinner, sono stati segnati da alcuni momenti non facili. Mentre si fa sentire ogni giorno di più la tensione per la sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport, che arriverà soltanto a metà aprile, ci sono altre questioni da affrontare.
Il tennista altoatesino, però, è stato anche protagonista di alcune importanti vittorie e di soddisfazioni personali. Pensiamo per esempio al primo posto negli Australian Open conquistato solo un paio di settimane fa, oppure ancora a quella della Coppa Davis verso la fine del 2024.
Lo scandalo doping sta però catalizzando l’attenzione di tutto il mondo. Non potrebbe essere altrimenti. Sinner rischia la squalifica e qualora il TAS dovesse optare per questa decisione, potrebbe essere costretto a restare fuori dal campo per uno o due anni. Ovviamente, la tensione è alle stelle.
C’è poi anche un’altra vicenda che sta suscitando la curiosità di tutti i social. Non riguarda né il caso Clostebol né il tennis, ma… il vino.
Sinner, scoppia la polemica e interviene l’avvocato
Di recente, il comune di Manduria ha prodotto 73 bottiglie di vino Primitivo chiamandole “Rosso Jannik”. L’etichetta riporta un’immagine stilizzata del tennista. Peccato che l’azienda che lo ha prodotto, però, non ha mai chiesto il consenso per utilizzare l’immagine del tennista altoatesino. Di queste bottiglie, 66 sono state donate al sindaco di Sesto Pusteria, città natale di Sinner, mentre le altre 7 sono rimaste a Manduria.
Il caso in poco tempo ha attirato l’attenzione dei social. Fino a far intervenire niente meno che l’avvocato di Sinner, Gino Maria Scarpellini, che ha inviato una lettera al Comune di Manduria. Pur riconoscendo le buone intenzioni dell’iniziativa, ha fatto una richiesta decisamente severa.

La lettera dell’avvocato di Sinner
“Jannik non dubita delle buone intenzioni dei dirigenti del Comune di Manduria né dello spirito dell’iniziativa, corroborati dalla donazione delle suddette bottiglie al sindaco di Sesto”, ha scritto Scarpellini nella lettera inviata. Ha richiesto poi una conferma scritta che siano state solo 73 le bottiglie prodotte e, nel caso in cui esistano altre unità, ha invitato alla loro distruzione.
Sinner ha deciso di non intraprendere nessuna aziona legale, confidando nella buona fede dei rappresentanti del Comune. La vicenda ha suscitato la curiosità di tutti i social. Ora però è il tempo di tornare a pensare allo scandalo Clostebol.