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Vai in campo ma non sei tesserato: beccato dal Giudice Sportivo, escluso a vita dal calcio

In campo senza essere tesserato - fonte Pexels - mondosportivo.it

In campo senza essere tesserato - fonte Pexels - mondosportivo.it

C’è un caso che sta suscitando parecchio clamore. È sceso in campo senza essere tesserato e ora paga caro questo errore: ecco il perché.

Errori burocratici di questo tipo possono capitare a tutti. Tuttavia, è sempre bene che quando si gioca a calcio in una società è sempre necessario essere tesserati. Altrimenti, le conseguenze possono essere veramente pesanti, proprio come è successo nel caso su cui ci soffermiamo oggi.

La vicenda ha fatto infatti parecchio clamore proprio per le penalità a cui è dovuto andare incontro questo giocatore. Nonostante fosse sceso in campo regolarmente più volte, si è scoperto che in realtà non aveva mai fatto la procedura di tesseramento necessaria in questi casi.

Si tratta di un obbligo molto importante che non riguarda soltanto i calciatori professionistici di Serie A. Anche chi gioca in una squadra di calcio a 5 nel tempo libero, infatti, deve essere regolarmente tesserato e rispettare alcune procedure.

Oggi approfondiamo proprio questa questione guardando anche che cosa dice il Codice di Giustizia Sportivo in merito. Partiamo, però, dal caso che ha fatto così tanto clamore.

Scende in campo ma non è tesserato, che cosa è successo

Per risalire a questo caso dobbiamo tornare indietro fino al 1967. Un ex calciatore ha raccontato questa vicenda, accettando di giocare in una partita che riteneva amichevole (e che dunque formalmente non richiede alcun tesseramento). Non si insospettì della presenza di un arbitro ufficiale, segnale che avrebbe dovuto fargli porre qualche domanda in più.

E così, dopo la sconfitta della sua squadra, si è scoperto che il giocatore non aveva alcun diritto di essere lì in quel momento. E così è stato squalificato per quattro anni, ponendo in questo modo di fatto fine alla sua carriera.

La decisione del giudice sportivo - fonte Pexels - mondosportivo.it
La decisione del giudice sportivo – fonte Pexels – mondosportivo.it

Qual è stata la decisione del giudice sportivo per questo caso

Il regolamento sportivo punisce in modo severo (come abbiamo visto poco fa) la partecipazione a gare ufficiale di giocatori non tesserati o autorizzati. Lo stabilisce l’articolo 32 del Codice di giustizia sportiva. Tale norme serve a tutelare la regolarità dei tornei ma anche la sicurezza degli atleti stessi.

C’è chi pensa che la sanzione sia sproporzionata. In effetti, una violazione di questo tipo di solito comporta un’inibizione temporanea di almeno tre mesi per i dirigenti e la squalifica per il giocatore, ma non di quattro anni. Probabilmente, in quel caso era stata ipotizzata una violazione più grave.