Doping Sinner: arriva l’attacco anche dell’amico | “C’è poca trasparenza” | Numero 1 contro tutti
Jannik Sinner, vicenda doping, questa volta l’attacco arriva da chi meno non se l’aspettava: “C’è poca trasparenza”
Jannik Sinner non può ancora del tutto definirsi “senza pensieri” visto che la mente è continuamente tormentata dalla vicenda relativa al doping. Soprattutto dopo la vicenda che lo ha visto coinvolto.
La WADA ci ha tenuto a precisare che la decisione del Tribunale arriverà solamente nel corso di questo nuovo anno. Anche se, come riportato in precedenza, i pensieri nella testa dell’attuale numero uno al mondo sono molti.
Soprattutto da parte dei suoi colleghi che non perdono occasione nel tirargli, ancora una volta, una stoccata. Il tutto ancor prima che debba arrivare la sentenza definitiva che può compromettere la sua giovane carriera tennistica.
Il tutto è avvenuto proprio in Australia, a pochi giorni dall’Australian Open, dove il suo collega in conferenza stampa (in quel di Brisbane) ha attaccato duramente il nativo di San Candido.
Sinner, questa volta il collega ci va giù pesante: durissimo attacco
Ancora lui. Sempre lui. Nick Kyrgios non perde mai occasione nel tirare frecciatine e stoccate pesanti nei confronti di Jannik Sinner. D’altronde non si tratterebbe affatto della prima volta che l’australiano si renda protagonista di queste uscite di scena che alimentano non poche polemiche. Kyrgios, infatti, è voluto ritornare sull’argomento. Nonostante, in un primo momento, abbia lodato le doti sportive del suo collega, è partito successivamente all’attacco.
Queste sono alcune delle sue dichiarazioni: “Io non proverei mai e poi mai a drogarmi in tutta la mia vita, sono sempre stato contrario. Io irrispettoso? Penso che chi provi ad imbrogliare lo sia. Non si sta parlando abbastanza di quello che è successo. Non tutti vengono trattati allo stesso modo“.
Caso Sinner, la stoccata del nemico viene ‘sostenuta’ da un amico
La bordata del tennista australiano ha trovato un sostegno che ha spiazzato tutti, come quello di Novak Djokovic. Il serbo, infatti, è dello stesso parere di Kyrgios. Sempre in conferenza stampa il nativo di Belgrado ha annunciato: “Penso che abbia toccato alcuni punti giusti quando si tratta di trasparenza. Ci sono alcuni atletiche aspettano da più di un anno che il loro caso venga risolto. Conosco Jannik da quando era molto giovane, quindi non mi sembra il tipo di persona che farebbe una cosa del genere“.
Insomma, la notizia che gli atleti sono stati tenuti all’oscuro per cinque mesi non è stata del tutto digerita. Lo stesso Djokovic rincara la dose: “Perché alcuni giocatori non vengono trattati allo stesso modo degli altri? Forse ci sono ragioni di classifica dietro, o forse altri hanno più sostegno finanziario alle spalle o squadre legali più forti“.