Coppe

Per il Milan, con la Stella Rossa, è ottimo solo il risultato: a San Siro finisce 2-1 per i rossoneri

Il Milan si rituffa in Europa dopo la sconfitta in campionato di venerdì a Bergamo

Partita importante, l’ultima europea per questo 2024, per i rossoneri guidati da Paulo Fonseca: in palio tre punti importanti in ottica qualificazione contro la squadra serba la quale, al di là del fascino antico, che riporta alla memoria del cronista coi capelli grigi pagine leggendarie di calcio del secolo scorso, oggi fa molta meno paura di quanta ne facesse in quegli anni lontani.

L’inizio gara vede i rossoneri, in questa serata in grigio, provare a prendere in mano le redini dell’incontro; i ritmi sono però blandi. Al 14′ bell’azione di Leão in contropiede: Guteša mette in angolo con qualche affanno. Al minuto 19, la difesa rossonera pasticcia e Maksimovic può concludere dalla breve distanza: la sfera colpisce l’asta, a portiere battuto.

La sfida non decolla: al Milan manca la fantasia di Pulisic, fuori per infortunio, e i ritmi sono troppo bassi per creare problemi ai serbi. Al 28′ Paulo Fonseca è costretto a togliere Ruben Loftus-Cheek per infortunio: al suo posto entra Samuel Chukwueze. Stessa sorte per Alvaro Morata 2′ più tardi: al suo posto Tammy Abraham il quale, al primo pallone toccato, al 31′, manda a lato di pochissimo con un bel colpo di testa.

Al 33′ bello spunto di Leão, che supera un paio di avversari, venendo però fermato dalla retroguardia avversari al limite dell’area piccola. Al 32′ e 33′ cartellini gialli rispettivamente per Musah e per l’ex rossonero Krunic. I rossoneri sono superiori sul piano del possesso palla; tuttavia, manca qualcosa nei sedici metri per trovare il guizzo vincente. Al 42′ i padroni di casa passano: Leão viene pescato sul filo del fuorigioco da un pallone col contagiri di Fofana. Il portoghese controlla e supera il portiere avversario in uscita. C’è ancora tempo per un corner a favore dei serbi, un giallo per Theo Hernandez al 45′ e un bel contropiede chiuso da una conclusione di Abraham sul primo palo, prima che l’arbitro mandi tutti a prendere il the, dopo aver concesso 3′ di recupero.

Ripresa, con il Milan che deve provare a far male nelle ripartenze

I serbi, che hanno sostituito Milson con Ivanic, partono di slancio: al 47′ Maignan chiude il suo palo sulla conclusione da distanza ravvicinata di Mimovic, deviando la sfera in angolo. La fase è favorevole agli ospiti, con il Milan che in difesa perde qualche pallone di troppo. Al 54′ Calabria pesca Abraham in area, in ottima posizione, ma la difesa serba ci mette una pezza: palla in angolo. Il tasso tecnico tra le due squadre è nettamente a favore dei rossoneri, ai quali però manca sempre qualcosa nei sedici metri avversari e, va detto, un po’ di concentrazione. Al 60′ cambio Stella Rossa: fuori Maksimovic, dentro Radonijc. In questa fase, i serbi giocano meglio, e tengono ritmi abbastanza elevati: il pareggio, al 67′, del nuovo entrato Radonijc, con una bella conclusione da fuori area, è quindi meritato. Tuttavia, anche qua, la difesa del Milan avrebbe potuto fare meglio, anziché concedere il corridoio per la conclusione a rete.

Manca ancora un po’ alla fine, e il Milan prova a guadagnare metri, mentre i serbi, al 76′, fanno uscire Mimovic per Kanga, mentre al 79′ Tomori, fuori dal campo, riesce a farsi ammonire per proteste: diffidato, salterà la prossima gara, mentre Dijga, anch’egli ammonito all’81’, non avrà di questi problemi. Si entra nella fase finale dell’incontro, e Fonseca prova a inserire forze fresche: all’83’ dentro Emerson Royal per Calabria e Camarda per Musah, mentre la Stella Rossa toglie Ndiaye per Duarte 2′ più tardi. Il pubblico se la prende con Leão per uno stop sbagliato, ma all’88’ i rossoneri passano: il tocco decisivo, in mischia, è di Tommy Abraham, dopo che Camarda, di testa, aveva colpito l’asta. L’arbitro concede 4′ di recupero, nel corso dei quali non accade nulla: i tifosi possono così festeggiare un’importante vittoria.

Abraham/ fonte LaPresse- mondosportivo.it

Le dichiarazioni post partita

Milojevic (Stella Rossa) sul presunto fallo in occasione del gol decisivo, ha laconicamente risposto che l’arbitro ha giudicato diversamente: forse perché la Serbia è un piccolo Paese, anche se orgoglioso. Il tecnico è però apparso soddisfatto della prova dei suoi, che non hanno sentito la pressione degli avversari; in ogni caso, l’errore dell’arbitro nel finale è stato decisivo, a differenza di altre occasioni, quando la squadra è uscita sconfitta soprattutto dal punto di vista della prestazione, che è stata coraggiosa, davanti a una squadra molto blasonata, e in uno stadio molto importante.

Paulo Fonseca, pur essendo soddisfatto del risultato e della classifica, ha dichiarato di essere rimasto deluso dall’atteggiamento dei suoi. Non tanto per la qualità del gioco, che non può essere sempre buona, ma per l’impegno in campo: non tutti hanno dato tutto. Il tecnico non ha voluto entrare nei particolari, e ha dichiarato che ne parlerà con la squadra. Il tecnico rossonero ha detto che non è arrabbiato, ma triste, perché non ha visto ciò che desiderava vedere in campo da parte dei suoi. E ha chiaramente detto che è disposto ad accettare le conseguenze di questa sua durissima presa di posizione.