I rigori promuovono ancora la Fiorentina. Viola in semifinale di Coppa Italia

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La strada della Fiorentina in Coppa Italia passa ancora per la via Emilia e per i calci di rigore. Dopo aver eliminato agli ottavi in maniera avventurosa il Parma, i viola si ripetono estromettendo dalla manifestazione l’ottimo Bologna, sempre ai rigori dopo una lunga maratona di oltre 120’ terminata a reti bianche. La truppa del generale Italiano torna in semifinale e sogna di raggiungere lo stadio Olimpico per cancellare la delusione della passata stagione.

Una gara ricca di novità per il tecnico gigliato Vincenzo Italiano. Si era parlato di cambio modulo e così è stato con Milenkovic, Ranieri e Quarta tutti insieme dal primo minuto, mentre davanti un attacco più corposo a due punte. Chi ipotizzava un Bologna di Thiago Motta in difficoltà nelle ultime partite di campionato oggi si è ricreduto. Felsinei ben disposti in campo, pronti ad aggredire e impressionanti dal punto di vista fisico per aver tenuto fino quasi al 90’ con lo stesso undici iniziale. Lavoro duro per la retroguardia fiorentina chiamata a pagare dazio con la nuova disposizione tattica e con un Zirkzee decisamente rognoso. Milenkovic gli concede il minimo sindacale, ma al 34’ la traversa scheggiata dall’olandese mette i brividi al pubblico di casa, come la conclusione nei supplementari deviata da Christensen. Ranieri e Kayode sono l’emblema dell’impegno e della lotta, mentre Quarta può mangiarsi le mani per aver gettato alle ortiche nel finale due ghiotte occasioni che potevano evitare rigori e ulteriori minuti di sofferenza.

Passando all’attacco l’esperimento a due punte possiamo considerarlo rimandato. Italiano decide di affiancare Ikoné dal primo minuto a Beltran, il francese però resta un oggetto non identificato nella galassia viola. L’abbraccio paterno del tecnico a un Ikoné accompagnato dai fischi è tenero, ma non nasconde la poca fiducia dei tifosi verso il giocatore. Beltran invece prende falli, aiuta la difesa quando può nei momenti di maggiore difficoltà, ma proprio quando si ritrova a giocare con Nzola sparisce dal campo per un brutto infortunio al naso.

Prima dei supplementari la Fiorentina appariva già alle corde e pronta per essere tramortita dagli emiliani, invece le migliori azioni sono proprio di marca viola con i suoi difensori Quarta, che non concretizza il suggerimento di Nzola, e Kayode che manca di testa la porta su un preciso cross nato dall’asse Parisi-Mandragora. Gli ospiti rispondono con Orsolini su cui Christensen si merita il 6.5, poi i rigori e la gioia viola. Finale raggiunta, la Fiorentina ora può pensare all’Udinese e poi alla Supercoppa.

Pagelle Fiorentina: Christensen 6.5, Kayode 6.5, Milenkovic 6, Quarta 6.5, Ranieri 7, Biraghi 5, M.Lopez 6, Duncan 6.5, Barak 5.5, Ikoné 5, Beltran 6. Dalla panchina: Bonaventura 6.5, Nzola 5.5, Parisi 6, Mandragora 6.5, A.Melo 5.5, Mina 6.5.

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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