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“Inverno azzurro”, la top 5 del 9-11 dicembre

Il fine settimana degli atleti italiani impegnati nelle discipline invernali riassunto nella top 5 di “Inverno azzurro“.

1) Andrea Vötter / Marion Oberhofer (slittino): la perla di questo fine settimana degli sport invernali in casa Italia non può non essere che il successo a Whistler (Canada), 2/a tappa di Coppa del Mondo di slittino, nel doppio donne da parte delle due atlete italiane. Una specialità appena nata che già ci sta dando molte soddisfazioni. Così come Dominik Fischnaller, terzo nell’individuale maschile.

2) Marta Bassino (sci alpino): come Magni era il “terzo uomo” tra Bartali e Coppi nel ciclismo così la 26enne di Borgo San Dalmazzo è la “terza donna” dello sci alpino femminile tra Goggia e Brignone. “Terza”, però, nel senso di “assieme” e non di “dopo” come ordine di importanza. La Bassino in quel di Sestriere, con una grandissima seconda discesa, si è portata meritatamente a casa la sua sesta vittoria in carriera mettendo alle spalle la Hector, la Vlhova e la stessa Brignone.

3) Simone Mocellini (sci di fondo): un sussulto d’orgoglio dal movimento dello sci nordico italiano che non porta il nome di Federico Pellegrino. Lo realizza il 24enne di Tezze , frazione di Grigno (Trento), conquistando il suo primo podio in carriera nella sprint a tecnica classica di Beitostolen (Norvegia). Sperando che non sia l’eccezione che conferma la regola.

4) Staffetta femminile (biathlon): guidata dalle due punte di diamante Wierer e Vittozzi e completata da due atlete tutt’altro che comprimarie come Rebecca Passler e Samuela Comola, la staffetta azzurra si arrende solo a Francia e Svezia nella tappa di Coppa del Mondo in quel di Hochfilzen (Austria). Un podio che porta il biathlon rosa al suo 99/o podio internazionale. La tripla cifra, quindi, è a un passo. O a un tiro.

5) Davide Ghiotto (pattinaggio di velocità): il 29enne vicentino si conferma mostro di regolarità in questo avvio di Coppa del Mondo. A Calgary, Ghiotto si è piazzato terzo nei 5000 metri dietro gli olandesi Roest e Snellink, quinto podio in sei gare. Il tempo per il bersaglio grosso è oramai maturo.

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