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Le 7 Marce, GP Monaco – Pérez ringrazia l’autogol Ferrari

Gran Premio di Monaco, 7/a tappa del Mondiale di Formula 1 2022. Analizziamo quanto accaduto sul  circuito di Montecarlo con la nostra monoposto fornita di un cambio vintage ma potente a 7 marce.

Viaggia in 7/a marcia, Sergio Pérez – Quando le condizioni della pista sono variabili causa pioggia, la storia della Formula 1 insegna una regola aurea: chi riesce per primo a capire quando montare le gomme giuste ha grandissime possibilità di vincere. Pérez l’ha fatto, montando per prima le intermedie e mettendosi nella condizione di poter guidare la gara. Ottenendo un successo che lo ripropone addirittura nella lotta al vertice del Mondiale.

Viaggia in 6/a marcia, Fernando Alonso – Nella gara dove l’esperienza è caratteristica fondamentale, lo spagnolo si esalta. Settimo in qualifica, settimo in corsa tenendo dietro nel finale con gomme usurate Lewis Hamilton. Nando sa come si fa.

Viaggia in 5/a marcia, Carlos Sainz – Secondo alla partenza e secondo in gara, non senza rimpianti per il giro dietro la Williams di Albon quando Pérez va a montare le slick. Questa benedetta-maledetta prima vittoria in Formula 1 tarda ad arrivare, ma perlomeno Sainz si consola mettendosi alle spalle il compagno di squadra Leclerc.

Viaggia in 4/a marcia, Sebastian Vettel – Stesso discorso di Alonso. Monaco, circuito da esperti, circuito da campioni e i campioni si mettono in mostra. Vettel con un’Aston Martin ancora piena di problemi conquista la Q3 in qualifica e un decimo posto che vale un punto fondamentale per lui e la scuderia inglese.

Viaggia in 3/a marcia, Daniel Ricciardo – Ennesima gara incolore dell’australiano della McLaren, nuovamente surclassato dal compagno di squadra Norris. L’unico dei “vecchi” della F1 che ha deluso a Monaco.

Viaggia in 2/a marcia, la Haas – Nello stesso giro, Magnussen si ritira e Schumacher spezza (letteralmente parlando) in due la sua vettura alle Piscine in un incidente che per fortuna resta solo spettacolare e che non porta conseguenze fisiche al pilota. Domenica che si aggiunge all’errore di valutazione in qualifica delle auto statunitensi che hanno impedito l’approdo in Q3.

Viaggia in 1/a marcia, la Ferrari – In Spagna il guasto al turbo al motore di Leclerc, a Monaco l’incredibile errore di valutazione con Leclerc prima richiamato ai box e poi invitato a uscire quando oramai era troppo tardi per impedire la rimonta Red Bull e il suo relegamento dal secondo al quarto posto. Errori imperdonabili in un Mondiale combattuto punto a punto contro un avversario fortissimo.

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