Solskjær non ha mai detto di non conoscere la Roma e di non averla vista giocare

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Si avvicina sempre di più la semifinale della Roma contro il Manchester United e in mattinata i tifosi giallorossi si sono recati a Trigoria per caricare ulteriormente l’ambiente. Ovunque sono stati affissi e distribuiti ai giocatori anche dei volantini, con il primo piano dell’allenatore del Manchester United Solskjær che, a loro dire, avrebbe detto che “non conosce la Roma e non l’ha mai vista giocare”. L’appello dei tifosi capitolini è chiaro: “Fate in modo che si ricordi di noi”.

Ma l’allenatore dei Red Devils ha davvero detto queste parole? L’accusa nasce da un’intervista rilasciata dal norvegese a BT Sport, al termine della sfida contro il Granada. Alla domanda del giornalista che gli chiedeva quante opportunità avesse avuto di vedere la Roma, Solskjær in realtà ha risposto: “Non ho visto molto, so che hanno fatto due ottime partite contro l’Ajax. Sanno difendere bene, come sempre sanno fare le squadre italiane. Sono una squadra esperta e conosciamo tutti soprattutto Dzeko, ogni pallone in area sarà un pericolo. È una gara degna di una semifinale europea, la Roma è una squadra con tanta tradizione e storia, ma abbiamo fatto bene contro le squadre italiane in passato.”

Anche in conferenza stampa, ha sottolineato questi aspetti: “La Roma è un club fantastico, con grande storia e tradizione, che ha avuto giocatori fantastici negli anni. Ma ancora ha tanti ottimi giocatori che conosciamo. Sarà una partita in cui dovremo giocare bene, perché in una semifinale si gioca contro una squadra forte.”

Insomma, in nessuna occasione Solskjær sembra aver detto di non conoscere la Roma. Semmai, il tecnico dei Red Devils si è limitato a dire di non aver visto molte gare dei giallorossi: risposta legittima, considerando i continui appuntamenti di questa stagione particolarmente intensa, a maggior ragione per lo United. Nessuna mancanza di rispetto, anzi: Solskjær ha fatto capire di rispettare molto la storia della Roma e di ritenerla un’avversaria nobile, in grado di regalare una gara degna di una semifinale europea.

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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