Lugano, Jacobacci: ” A Sion cerchiamo conferme”

-

A Lugano, nevica (allarme 4 su una scala di 5): ma Maurizio Jacobacci, che si fida del Meteo Swiss (come noi, del resto), non si è fatto cogliere impreparato. Lavoro di scarico, dunque, per la rosa bianconera, in attesa di partire per il Vallese, dove affronterà il Sion, domenica pomeriggio.

(FC Lugano) “Avevamo preparato anche un altro lavoro; tuttavia, meglio non rischiare, con questo tempo. L’’ambiente è su di giri, dopo la vittoria di domenica. Ho letto che oltre Gottardo qualche commentatore ha avuto da dire sul risultato: io però ritengo che, fermo restando la buona partita giocata dal Basilea, non si sia tenuto conto che, nel primo tempo, siamo stati frenati da decisioni arbitrali discusse.  In ogni caso, vincere nei minuti di recupero, anche con un pizzico di fortuna, credo sia un merito.”

“Domenica dovremo sicuramente fare a meno di Gerndt, squalificato, e di Sabbatini che è in fase di recupero. Osš dovremmo ricuperarlo, mentre Macek è in forse per un problema alla schiena. In ogni caso non intendo rischiare. Davanti giocheremo sicuramente con una punta che dia profondità: il ballottaggio è tra Odgaard e Ardaíz. Non è escluso che ci siano anche Bottani o Lungoyi, o che entrino a partita in corso, vedremo. Sion è un campo difficile, ma andremo là per fare risultato, e per ottenere conferme.”

“I risultati ottenuti nei minuti finali sono frutto della mentalità del gruppo e del supporto di chi subentra dalla panchina. Per confermarsi servirà continuare a rimanere uniti, umili, ricordare sempre da dove siamo partiti, e che nel calcio basta poco per capovolgere le situazioni, nel bene e nel male. Io faccio parte della squadra, con il mio staff abbiamo la responsabilità delle scelte, ma sono i giocatori a seguirci. Quando arrivai, dissi che ero contento di guidare questo Lugano, perché c’è molta qualità. Oggi lo confermo, e dico che siamo cresciuti tutti, io compreso.”

“Domenica avremo di fronte un avversario che farà il possibile per vincere: dovremo essere forti mentalmente, interpretare correttamente le situazioni. Sono stato là due anni fa, abbiamo fatto 26 punti in 13 partite, arrivando quinti dopo essere partiti dalla bassa classifica. Ho allenato elementi come Grgić, Fickentscher, Bamert, Abdellaoui, Cunha che oggi è un nazionale brasiliano. Scenderanno in campo reduci da due sconfitte (Vaduz e Lucerna), avranno voglia di rifarsi. Dovremo quindi essere concentrati e, soprattutto, non consentire loro di ripartire.”

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

MondoPallone Racconta… Luís Cubilla, idolo di due nazioni

Addio a Luís Cubilla, stella dell'Uruguay negli anni '60 e '70 da giocatore e allenatore di grande successo in particolare nel periodo d'oro dell'Olimpia...
error: Content is protected !!