Eredivisie, 1/a giornata – Ajax ok a fatica a Rotterdam. Robben, un ritorno da incubo

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Finalmente, di nuovo calcio giocato. Come già anticipato parlando del Campionato che stava per prendere piede, in Olanda si torna a respirare aria di Eredivisie a distanza di sei mesi dallo stop imposto alla stagione dal Covid-19; la ripresa, a porte semi-aperte, è caratterizzata da pochi colpi di scena: vince l’Ajax di ten Hag, ma partono bene anche Feyenoord e PSV Eindhoven. In fondo ADO Den Haag e RCK Waalwijk bagnano con una sconfitta la loro seconda chance in Eredivisie, mentre in una giornata avarissima di reti si sparano fuochi d’artificio solamente ad Emmen.

In un anno solare che come anticipato di normale ha ben poco, l’Ajax trova una paradossale (?) coincidenza; sudando le proverbiali sette camicie, infatti, i Lancieri portano via i tre punti dal campo dello Sparta Rotterdam. Nulla di anomalo a leggerla così, ma i tre punti all’esordio all’Ajax mancavano addirittura dalla stagione 2016/2017: quale campo battezzò l’esordio in Eredivisie dei biancorossi di Amsterdam all’epoca? Proprio quello dello Sparta Rotterdam, piegato 3-1 a domicilio all’epoca. Per la cronaca, dal lontano 8 agosto 2016, arrivarono un k.o. (2-1 sul campo dell’Heracles per l’Ajax di Marcel Keizer), e due pareggi (con ten Hag bloccato sull’1-1 in casa dall’Heracles nel 2018 e per 2-2 al GelreDome di Arnhem la scorsa estate).

Amarcord a parte, per la prima esibizione ufficiale ten Hag sceglie Labyad “finto nueve”, con Huntelaar in panchina assieme a David Neres, con la stellina del mercato di gennaio Antony lanciato dal primo minuto in combutta con Promes e Tadić alle spalle di Labyad. I Lancieri, però, stentano a a rendersi pericolosi al cospetto di uno Sparta accorto in fase difensiva e lesto ad approfittare di ogni distrazione ospite; è ad esempio quello che accade al minuto 29, quando i locali spezzano lo sterile predominio ospite trovando un lancio lungo che sorprende la terza linea ajacide, con Tagliafico che in maniera scomposta ferma Rahi lanciato in porta toccando il pallone con la mano all’altezza della trequarti ajacide. Favorevole la posizione per l’avanti dello Sparta, ma il cartellino rosso è di quelli che fa discutere; in chiacchiere però i Lancieri non perdono tempo, e anzi pochi minuti dopo trovano il vantaggio con un “gollonzo” dell’esordiente Antony, tra i più attivi, che da venti metri fredda van Leer con una conclusione non imprendibile, che l’estremo difensore locale valuta però male nel rimbalzo. Nel secondo tempo, nonostante allo Sparta la voglia di pareggiare non manchi, non succede quasi nulla: basta il fortunoso di Antony a ten Hag per festeggiare una vittoria che, per ora, è buona solamente per i tre punti che porta in dote.

La gara più attesa di giornata era quella dell’Euroborg di Groningen, tra i biancoverdi padroni di casa e il PSV Eindhoven in un curioso remake dell’ultima gara di Campionato disputata prima dello stop indotto dal Covid-19; l’attesa manco a dirlo era tutta per Arjen Robben, ma il ritorno dell’Alieno si rivela ben presto un incubo: l’avvio di gara per i biancoverdi è complicato, con i biancorossi che costringono i locali nella metà campo tenendo salde le redini dell’incontro. Al 29’, su uno dei primi palloni toccati, nel gelo dell’Euroborg Robben si accascia a terra: fermato da un problema muscolare, il numero 10 del Groningen è costretto a salutare la partita, sconfortato, dopo nemmeno mezz’ora di gioco. Nei prossimi giorni sarà chiaro l’esito del problema patito dall’olandese, e in campo il Groningen il colpo lo accusa forte e chiaro: tre minuti e, Gakpo, servito sul vertice sinistro dell’area di rigore, elude la difettosa chiusura di Dammers e Matusiwa freddando Padt sul primo palo. Il PSV Eindhoven, schierato da Schmidt con un 4-4-2 iper-offensivo (Mauro Júnior, Gakpo, Lammers e Malen contemporaneamente in campo), convince e offre un calcio propositivo, capace di andare oltre alla frittata difensiva che permette a Suslov (entrato al posto di Robben) di refertare l’1-1 in avvio di ripresa: Malen fa infatti quasi subito 2-1, e nel finale di gara vanno più vicini i biancorossi al 3-1 che i locali al pari. Malen coglie un palo e sbaglia un rigore, ma è Gakpo a far calare il sipario tramutando in gol un’ottima assistenza del 18enne inglese Madueke, autore di un esordio molto interessante.

Meritato il successo dei Boerens, subito nel gruppo in testa alla classifica assieme al Feyenoord di Advocaat, che apre la stagione 2020/2021 come aveva chiuso la precedente: prolungando la propria striscia di imbattibilità grazie ai gol di Berghuis, che apre subito le marcature al MAC³PARK Stadion con un sinistro dalla distanza per poi blindare il successo dei Rotterdammers dal dischetto nella ripresa, mettendo al sicuro i suoi compagni dagli assalti di un volenteroso PEC.

In zona playoff parte bene anche il Vitesse, che cerca di dimenticare Matavž e Linssen proponendo un 3-5-2 inedito da queste parti: a Waalwijk i gialloneri comandano nel primo tempo ma soffrono più del dovuto nella ripresa, facendo comunque propri i tre punti grazie all’inserimento vincente di Darfaolou un a un soffio dal gong della prima frazione. Utrech-AZ Alkmaar è rinviata a dicembre 2020, mentre tra le compagini accreditate alla zona playoff parte bene l’Heerenveen che piega una probabile diretta concorrente: all’Abe Lenstra Stadion cade infatti il Willem II, chiamato in settimana all’impegno europeo sul campo del Progrès Niedercorn, sconfitto dai Frisoni con i centri di Woudenberg e Bochniewiz (all’esordio).

Parte bene anche l’Heracles, vittorioso 2-0 sull’ADO Den Haag, mentre nell’inusuale pioggia di “Under 2.5” che bagnano la giornata di esordio di Eredivisie Emmen e VVV Venlo danno vita a un match decisamente “olandese”: al De Oude Merdijk i padroni di casa partono forte, e dopo meno di 5 minuti comandano grazie al gol di de Vos. I biancorossi spingono in maniera forsennata, con la colpa di non assestare il colpo di grazie a un Venlo che nella seconda metà di prima frazione sfoggia i primi segnali di ripresa; nulla da far sospettare a quello cui si assisterà nei secondi 45 minuti, a maggior ragione dopo che Kolar con una staffilata dal limite scrive il 2-0 in apertura di ripresa. Il gancio potrebbe mettere al tappeto il VVV, che però trova pochi minuti dopo un gol di vitale importanza con il neo-acquisto Giakoumakis che in spaccata dimezza le distanze. Il gol dà nuova linfa al Venlo, forte anche dello sforzo profuso dagli avversari nella prima frazione: Giakoumakis, arrivato in estate dall’AEK Atene, trova con un rigore e un tocco dolcissimo sull’uscita del portiere la doppietta che capovolge la contesa e gli vale un hat-trick al primo assaggio di calcio olandese. Finita qui? Nemmeno per sogno: l’Emmen getta il cuore oltre l’ostacolo e a una decina di minuti dal fischio finale trova in mischia su corner il tacco di Laursen che fissa il nuovo pari. L’Emmen, però, la vittoria la vuole al punto da sbilanciarsi in maniera fatale: è l’ex-Carpi Pachonik a castigare i locali, con un cross deviato che al 90’ vale il nuovo vantaggio degli ospiti, che al 94’ festeggiano l’insperato blitz grazie anche al contropiede finalizzato da Arias che fissa il clamoroso 3-5 finale. Il programma di giornata, infine, è chiuso con il quale il rinnovato Twente piega 2-0 il Fortuna Sittard.

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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