Il calcio femminile ai tempi del Sars-Cov-2

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In questo periodo in cui si vive un del Presidente del Consiglio dei ministri alla volta, anche il calcio femminile italiano e non solo si adegua alle decisioni prese dal Governo in materia di sport e sicurezza. Infatti, alla luce dell’ultimo DPCM sull’emergenza Sars-Cov-2, la Divisione Calcio Femminile ha disposto con il Comunicato Ufficiale n° 112 la sospensione delle gare in programma di Serie A TIMVISION, Serie B e Coppa Italia TIMVISION durante tutto il periodo di vigenza delle prescrizioni del DPCM del 26 aprile e, comunque, sino a quando le disposizioni statali non modificheranno le stesse.

In contemporanea la FIGC ha ufficializzato, con il Comunicato Ufficiale n° 187, la sospensione definitiva del Campionato Nazionale Primavera, organizzato dalla Divisione Calcio Femminile, e di tutta l’attività del Settore Giovanile e Scolastico, in base alla necessità di tutelare la salute dei giovani tesserati e alle relative criticità nel portare a compimento le manifestazioni sportive giovanili programmate per la stagione sportiva 2019/2020. Questa la dichiarazione in tal senso della presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani: “In linea con le richieste dei club, d’accordo con tutti i membri Consiglio Direttivo, concordiamo con la scelta di chiudere anticipatamente il nostro Campionato Primavera è stata una scelta dolorosa, dettata dalla necessità di tutelare la salute delle nostre giovani atlete. Non vediamo l’ora di poterle ritrovare in campo per gioire insieme a loro”.

La sospensione del calcio femminile non ha colpito solo l’Italia ma anche tutta l’Europa: in tal senso il Comitato Esecutivo UEFA, riunitosi in videoconferenza, ha ufficializzato che gli Europei femminili 2021 si disputeranno in Inghilterra dal 6 al 31 luglio del 2022. Lo slittamento di un anno si è reso necessario per garantire la massima visibilità al torneo, evitando la concomitanza nell’estate 2021 con gli Europei maschili e le Olimpiadi. Queste le parole del presidente UEFA Aleksander Ceferin: “Quando abbiamo dovuto prendere una decisione urgente sul rinvio di UEFA EURO 2020, abbiamo sempre avuto in mente l’impatto su UEFA Women’s EURO 2021 e abbiamo valutato attentamente tutte le opzioni, con l’impegno per la crescita del calcio femminile come primo punto del nostro agire. Spostando gli Europei di un anno, ci assicuriamo che il torneo di punta del calcio femminile sarà l’unico grande evento calcistico dell’estate, fornendogli così l’attenzione che merita”. Sulla stessa linea il CT Milena Bertolini: “È stata la scelta migliore, ha vinto il buon senso. Una decisione presa per il bene del calcio femminile e per favorirne la crescita, garantendo all’evento la migliore visibilità”.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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