Ciclismo, le grandi squadre italiane – Polti

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L’emergenza coronavirus ha interrotto, come è giusto che sia, qualunque tipo di attività sportiva. Ciclismo compreso. In questo periodo di forzato stop, è bello aprire il libro della storia di questo meraviglioso sport e ripercorrere le vicissitudini delle più importanti squadre italiane. Quest’oggi è il turno della Polti.

Spesso e volentieri nel ciclismo si parla dello stesso gruppo sportivo più volte. Questo perché si sono alternati diversi sponsor nel periodo di attività e ciascun marchio ha lasciato un’impronta importante che merita di essere descritta separatamente. Questo è il caso della Polti.

L’azienda di Bulgarograsso (Como), leader della produzione dei piccoli elettrodomestici a vapore, era entrata nel mondo del ciclismo nel 1993, come secondo sponsor della Lampre. La stagione successiva, subentrò alla Gatorade nel ruolo di primo sponsor del gruppo sportivo diretto da Gianluigi Stanga. E il suo primo alfiere fu Gianni Bugno.

Il monzese, in quel 1994, vinse un incredibile Giro delle Fiandre. Incredibile perché lo stava perdendo da “pollo”, in quanto alzò le braccia per esultare un secondo prima del dovuto e per poco non fu beffato da Johan Museeuw. Sempre in quell’anno, sebbene non più competitivo per la classifica, al Giro d’Italia si aggiudicò con uno scatto nel finale la tappa di Loreno Aprutino.

In quel 1994, in maglia Polti brillò anche la stella del velocista uzbeko Djamolidine Abdujaparov, che al Giro d’Italia vinse la tappa di Marostica e soprattutto la maglia ciclamino della classifica a punti, mentre al Tour de France si impose nelle frazioni di Armentieres e Malbuisson. Sempre in quella stagione, menzione anche per Oscar Pellicioli, trionfatore alla Coppa Agostoni.

Nel 1995 alla Polti approdò uno svizzero molto forte nelle classiche, Mauro Gianetti. E l’elvetico confermò la sua fama, vincendo in quella stagione l’Amstel Gold Race e, soprattutto, la Liegi-Bastogne-Liegi.

Nel 1996, la Polti volle puntare decisamente alle grandi corse a tappe, gettando le sue fiches su un francese, Luc Leblanc, e su un italiano, Giuseppe Guerini. Mentre il primo sostanzialmente deluse, il secondo regalò alla Polti due podi al Giro d’Italia. E precisamente due terzi posti, sia nel 1997 che nel 1998. Questo podio è ricordato con maggior affetto, dato che in quella stagione “Beppe Turbo” (questo il soprannome di Guerini) vinse la tappa di Selva di Val Gardena, quella in cui Marco Pantani indossò la sua prima Maglia Rosa. In quel 1998, arrivarono in casa Polti altre due soddisfazioni. In primis, la conquista della Tre Valli Varesine con Davide Rebellin. E poi la terza (e ultima) Monumento, il Giro di Lombardia, grazie a un superbo Mirko Celestino.

Nel 1999, Guerini passò alla Telekom e la Polti, per rimpiazzarlo, optò per un altro bergamasco: Ivan Gotti. Il già vincitore del Giro d’Italia 1997 proprio in quell’anno concesse il bis alla Corsa Rosa. Come lo sappiamo tutti. Quel Giro d’Italia venne dominato da Marco Pantani, che però venne fermato per ematocrito alto a Madonna di Campiglio (e su quel controllo tanto ancora ci sarebbe da scrivere). Gotti nella tappa dell’Aprica riuscì a scalzare dalla vetta della classifica Paolo Savoldelli con un deciso attacco sul Mortirolo e conquistò, comunque meritatamente (giusto ribadirlo) il suo secondo Giro d’Italia.

Dopo un 2000 privo di grandi acuti, se si escludono la vittoria di tappa al Giro d’Italia di Enrico Cassani a Feltre e di Richard Virenque al Tour de France a Morzine, la Polti decise di abbandonare il ciclismo. Il suo posto venne preso dalla Colpack per due stagioni, poi il gruppo sportivo di Stanga venne definitivamente dismesso. Resta comunque forte l’impronta che la squadra sponsorizzata dall’azienda di Bulgarograsso ha lasciato nel mondo del pedale italico.

Carta d’identita e palmarès

Nome: Polti
Periodo di attività: 1994-2000
Colori sociali: giallo
Grandi Giri: 1; Giro d’Italia 1999 con Gotti
Podi nei Grandi Giri: 3; oltre alla vittoria, Giro d’Italia 1997, 3° Guerini; Giro d’Italia 1998, 3° Guerini
Tappe nei Grandi Giri: 20; 12 al Giro d’Italia, 5 al Tour de France, 3 alla Vuelta a España
Classiche Monumento: 3; Giro delle Fiandre 1994 con Bugno; Giro di Lombardia 1998 con Celestino; Liegi-Bastogne-Liegi 1995 con Gianetti
Altre grandi classiche internazionali: 1; Amstel Gold Race 1995 con Gianetti
Grandi classiche italiane: 3; Coppa Agostoni, 1994 con Pellicioli; Giro dell’Emilia, 1998 con Celestino; Tre Valli Varesine, 1998 con Rebellin;
Grandi corse a tappe di una settimana: 0

 

 

 

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

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