Il Cagliari continua nel suo momento no, l’Inter e Lukaku sono letali anche in Coppa Italia

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L’Inter approda ai quarti di Coppa Italia eliminando il Cagliari: i neroazzurri si impongono 4-1 davanti a quasi 30mila persone a San Siro grazie alla doppietta di Lukaku e alle reti di Borja Valero e Ranocchia. Inutile la rete sarda di Oliva che non evita ai suoi la quinta sconfitta consecutiva.

I dubbi sull’undici che Conte schiererà in questa manifestazione sono fin da subito spazzati via: turnover si, ma con moderazione. Alexis Sánchez ritorna in campo dal primo minuto dopo l’infortunio accanto all’imprescindibile Lukaku, mentre Barella e Škriniar ripartono titolari dopo la squalifica in campionato. Il Cagliari invece risparmia i suoi migliori giocatori in vista della trasferta di Brescia lasciando in panchina tutti e 90 i minuti Cigarini, Simeone e Pellegrini e inserendo soltanto nella ripresa Rog e João Pedro.

Così come sabato contro l’Atalanta, l’Inter parte ancora fortissimo e dopo soli 23 secondi è già in vantaggio: da un pasticcio difensivo tra Oliva e Pisacane ne approfitta Lukaku che non lascia scampo a Olsen. L’impronta di gioco di Conte è chiara e evidente: intensità in ogni zona del campo, ripartenze veloci e fraseggi rapidi. Le due corsie laterali presidiate da Lazaro e Di Marco vengono più volte messe sotto la lente d’ingrandimento dal tecnico che esige sempre i movimenti giusti per scardinare le difese avversarie: per i due esterni una prova tutto sommato positiva, ma che difficilmente permetterà loro di scalzare i titolari. Alexis Sánchez invece si dimostra fin da subito voglioso di mettersi in mostra: se è in forma, il cileno è ancora in grado di fare la differenza come ai vecchi tempi di Udine e Londra. E nella serata di ieri è stato protagonista di giocate di assoluto livello che hanno fatto riscoprire a San Siro un giocatore che nel ritorno potrà essere sicuramente decisivo.

Al 22′ arriva il raddoppio neroazzurro con il giocatore che forse più di tutti è stato in grado di aiutare l’Inter nei momenti di difficoltà: Borja Valero. Il centrocampista spagnolo infatti, partito a inizio anno ai margini della rosa, non ha mai fatto sentire la mancanza di Barella e Sensi nelle partite di Champions League e ieri ha coronato la sua stagione in sordina con un gol facile facile sotto porta dopo un bell’assist di Barella. Il Cagliari per tutto il primo tempo non calcia mai in direzione della porta di Handanović e così l’Inter rientra dagli spogliatoi un po’ più rilassata forte del netto dominio territoriale. Nella ripresa però comincia a mettersi in mostra l’ex Nainggolan (applaudito dalla curva interista) che trascina i suoi alzando il pressing e centrando il palo con un destro rasoterra.

Prima della giocata del belga però l’Inter si era già portata sul 3-0 grazie alla doppietta di Lukaku: altro assist di Barella e colpo di testa in torsione del belga che batte Olsen. A Conte non piace l’atteggiamento troppo passivo dei suoi e prova alcuni nuovi esperimenti inserendo Sensi ed Esposito e portando Borja Valero a fare il play davanti alla difesa. Al 27′ arriva il gol della bandiera per i sardi con Oliva che, splendidamente liberato di tacco da Cerri, lascia immobile Handanović. Nel finale Maran inserisce soltanto al minuto 80 João Pedro e di fatto fa capire di non credere nella rimonta: l’Inter così ne approfitta ancora e a dieci minuti dal temine Ranocchia insacca di testa su calcio d’angolo.

E’ il secondo gol di serata da palla inattiva per l’armata di Conte che si dimostra letale con ogni mezzo a disposizione: anche il Cagliari deve soccombere 4-1 e ora la prossima avversaria sarà la Fiorentina nei quarti di finale. La furia sportiva messa in campo dai neroazzurri ha fatto sembrare la serata poco più di un allenamento, ma la testa deve tornare subito al campionato dove la marcia non può nuovamente interrompersi a cospetto di una Juventus che progetta la primi mini-fuga.

Rodella Alessandro
Rodella Alessandro
Nato a Brescia nel marzo del 1992, ama lo sport in generale, soprattutto calcio, tennis e motori. Pratica i primi due a livello amatoriale senza grandi risultati. Appena può, ama seguire gli sport "dal vivo".

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