A Sarri serve tempo, ma alla Juventus lo sanno?

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Poche storie: la Juventus ha cominciato male la propria stagione. Nonostante i 13 punti sui 15 disponibili, la squadra di Sarri sta deludendo, e non solo per il gioco. Certo è che non aver ancora perso, aver vinto 4 partite su 5 e aver pareggiato in casa dell’Atletico Madrid permette ai bianconeri di dormire sonni tranquilli. Ma se si considera qualche aspetto in più, forse, si può capire che Inter e Napoli potrebbero disturbare il sonno più del dovuto.

Innanzitutto la Juventus di Sarri non gioca bene. O almeno non gioca tanto bene quanto il Napoli di Sarri. Tutte le vittorie sono arrivate al termine di partite in cui i bianconeri hanno giocato sporco. Considerando che fra le motivazioni del divorzio da Allegri c’era anche la ricerca di un miglior gioco, fino ad adesso Sarri non è riuscito a conquistare i propri tifosi – e la dirigenza – con il suo bel calcio. Insomma, di “sarrismo”, a Torino, non ce n’è ancora stata traccia.

Oltre al gioco, però, anche i risultati non stanno soddisfacendo le attese. E soprattutto non stanno equivalendo le scorse stagioni. In tutte le occasioni stagionali, la Juventus ha vinto con un solo gol di scarto. 1-0 a Parma, 4-3 rocambolesco con il Napoli e 2-1 con Hellas Verona e Brescia. Nel mezzo il pareggio per 0-0 con la Fiorentina e il 2-2 di Champions League al Calderón di Madrid. Troppo poco. Si vince, certo, ma non come si era abituati a vincere: dominando. E anzi il successo è spesso arrivato solo grazie alle giocate dei fuoriclasse juventini.

A giustificare la nuova Juventus giocano i numerosi infortuni. La lista di indisponibili si allunga di settimana in settimana. Inevitabilmente ciò ostacola Sarri e la sua necessità di insegnare il suo modello di calcio e di dare continuità. La giustificazione non può che essere parziale. La rosa dei campioni d’Italia è lunga e attrezzata, avendo riserve che probabilmente giocherebbero titolari in qualsiasi altra squadra di Serie A.

Che alla Juventus e al suo nuovo allenatore possa servire tempo è indubitabile. Il dubbio che sorge, e non solo fra i tifosi bianconeri, è se lo si era messo in conto. Dopo anni di successo indiscusso in Italia e di ruolo di spicco in Europa, l’inizio di campionato della Juventus non pare all’altezza del passato recente. Ed è normale che sia così, visto l’arrivo di un nuovo allenatore, con un modello di gioco diverso dal precedente. Nell’ambiente bianconero, per ora, solo i “risultatisti” sono soddisfatti, tutti gli altri – e quanti sono in dirigenza? – stanno aspettando il gioco e il dominio che pretendono da questa squadra. Avranno pazienza?

 

Andrea Zanolli
Andrea Zanolli
Provinciale di nascita, ma cittadino del mondo. Innamorato dello sport, ma soprattutto del calcio e della Formula 1. Impazzisce per le montagne da scalare, i palloni da calciare e i fogli e le penne per scrivere.

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