UEFA #TimeforAction, una strategia a sostegno del calcio femminile

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Per la prima volta nella sua storia, la UEFA ha avviato un progetto quinquennale dedicato al calcio femminile, dal titolo “Time for Action: UEFA Women’s Football Strategy 2019–24“: con questo nuovo piano di investimenti la UEFA si focalizzerà su programmi e iniziative per sostenere in maniera bilanciata l’intero scenario calcistico femminile, dal calcio di base a quello di élite, per innalzare il suo livello e favorirne il posizionamento nel contesto del calcio in Europa.

A tale riguardo è stato molto chiaro il presidente Čeferin: “Il calcio femminile è il calcio di oggi, non quello di domani. In qualità di organo di governo del calcio, è nostro compito dargli più potere. Dunque, la UEFA compirà un importante investimento finanziario su questo sport, ribadendo di voler puntare in alto e rendere il calcio europeo più grande che mai. Le azioni che proponiamo e verso cui ci impegniamo nel 2019 porteranno a un calcio più bello, professionale e prosperoso entro il 2024. È ora di agire!”.

Gli obiettivi prefissati entro il 2024 sono raddoppiare il numero di calciatrici nelle federazioni UEFA a 2,5 milioni, cambiare la percezione del calcio femminile in Europa, raddoppiare la portata e il valore di UEFA Women’s EURO e della UEFA Women’s Champions League, innalzare gli standard di gioco raggiungendo accordi comuni per le giocatrici delle nazionali e mettendo in atto politiche di salvaguardia nelle 55 federazioni affiliate e raddoppiare la rappresentanza femminile in tutti gli organismi UEFA. Per fare tutto ciò la confederazione continentale intende costruire fondamenta all’interno della UEFA stessa e delle federazioni associate per offrire al calcio europeo femminile la migliore piattaforma possibile per prosperare.

Questo piano di crescita si inserisca in maniera organica in tutte le misure adottate dalla UEFA negli ultimi tre anni, che hanno portato all’aumento del 50% dei fondi per il programma di sviluppo del calcio femminile nel 2020, al lancio della campagna Together #WePlayStrong, alla sponsorizzazione separata delle competizioni femminili per sostenere la crescita dei profitti e alla creazione di una divisione calcio femminile specifica, la cui responsabile è l’ex calciatrice Nadine Kessler: “Questa strategia promuoverà, innoverà e accelererà il calcio femminile in modo che ogni donna possa avere passione e affinità per il calcio, da giocatrice, allenatrice, arbitro, amministratrice o tifosa. Ogni donna, a prescindere dal suo talento, merita un posto per giocare a calcio e la possibilità di sognare l’impossibile senza alcun limite. Il calcio femminile è calcio e il calcio ha la grande capacità di arrivare oltre i campi da gioco, rompendo le barriere culturali e sociali”.

Per dare maggiore risalto al calcio femminile e dargli una scena tutta sua, la UEFA ha anche separato la sede della finale di UEFA Women’s Champions League femminile da quella maschile, e lo stadio Gamla Ullevi di Goteborg è stato scelto per ospitare la finale di UEFA Women’s Champions League 2021, che coinciderà con il 400° anniversario della fondazione della città (la finale del 2020 si giocherà al Viola Park di Vienna). Il Gamla Ullevi, inaugurato nel 2009, ha già ospitato quattro partite di UEFA Women’s Euro 2013, tra cui quella di apertura e una semifinale, e quattro del Campionato Europeo Under 21 del 2009, e in questo impianto giocano la nazionale svedese femminile e club come Gais, IFK Goteborg e Örgryte. Sarà la prima finale Women’s Champions League disputata in Svezia.

E l’Italia? La FIGC partecipa attivamente nel sostenere la campagna #TimeForAction, avendone condiviso obiettivi e finalità nel corso della fase di elaborazione, e mettendo a disposizione del progetto la propria base di esperienza maturata negli ultimi anni. Il programma è strettamente legato alla strategia onnicomprensiva “Together for the Future of Football 2019–24“, che fra le sue quattro priorità strategiche include un’ulteriore crescita del calcio femminile.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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