Da grana a uomo chiave: epic Brozović si è preso l’Inter. E ora João Mário studia da lui

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11 Febbraio 2018, minuto 58 di Inter-Bologna, Brozović viene sostituito da Rafinha tra i fischi di San Siro e risponde al pubblico con un applauso ironico. Nessuno, probabilmente, si sarebbe mai immaginato che a distanza di nove mesi quel croato indisponente e fuori dalle righe avrebbe totalmente cambiato atteggiamento, fino a diventare l’uomo chiave dei Nerazzurri.

Una metamorfosi, quella di Epic Brozo, quasi inaspettata, soprattutto considerate le sue prestazioni nelle prime tre stagioni a Milano, mai solide e soprattutto mai pienamente convincenti. La sua discontinuità aveva inoltre contribuito ad oscurare le sue reali qualità, motivo per il quale i diversi allenatori passati in questi anni dalla panchina Nerazzurra, non lo avevano mai considerato un titolare fisso. Tutti tranne Luciano Spalletti, che dal primo momento aveva intravisto in lui le qualità del campione e lo aveva riconosciuto come suo trequartista nel 4-2-3-1 da lui stesso disegnato. Mesi a provare e riprovare a far venir fuori la tecnica e la tenacia del croato, che però non dava segnali di miglioramento e anzi appariva svogliato agli occhi del pubblico di San Siro. A Gennaio la società cerca già il sostituto individuandolo in Pastore, ma l’argentino non arriva e Brozović è costretto a cancellare il volo diretto a Siviglia e a rinunciare alla proposta degli spagnoli per volontà di Spalletti, che ancora una volta scommette su di lui con la speranza di rilanciarlo. Proprio quando anche il tecnico toscano sembrava aver mollato la presa, ecco che finalmente il croato sfrutta al meglio la suo occasione e, arretrando la sua posizione, diventa improvvisamente un regista completo, in grado di impostare ma anche di recuperare palloni e di lottare con il fisico a metà campo, nonostante la sua corporatura non sia delle più robuste. Il dato sulla stagione attuale parla chiaro e dice che Brozović è secondo nella speciale classifica per palloni recuperati alle spalle di Allan, e ciò dimostra il perché Spalletti non può più rinunciare alla sua presenza a centrocampo.

Contro il Genoa sarà fatto probabilmente turnover, ma nonostante l’importante sfida con il Barcellona di martedì, sembra che l’Inter non possa fare a meno di schierarlo anche contro i liguri. Qualche metro più avanti a Brozović potrebbe agire ancora una volta João Mário, schierato a sorpresa per la prima volta contro la Lazio dopo un inizio di stagione da separato in casa. Per il portoghese, la strada per una risurrezione è ancora lunga, ma chissà che, studiando dal compagno di squadra, non possa magari convincere Spalletti e i tifosi che per questa Inter può dimostrarsi ancora molto utile.

Ivan Fusto
Ivan Fusto
Giornalista e telecronista, classe '96. Vincitore del Workshop 2017 di Sportitalia, malato di calcio italiano e non. Innamorato dello sport in generale, seguo anche il volley ed il tennis.

L’anatema di Maurìto

Dietro questo pezzo c'è una premessa, che sa di promessa fatta ad uno dei caporedattori storici di Mondopallone. Non faccio il nome per motivi...
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