Lugano, Abascal: “Abbiamo lavorato molto, ora serve raccogliere quanto seminato”

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Dopo ben due settimane di stop, tra impegni delle Nazionali e Coppa svizzera, torna il campionato, con il Lugano di Abascal impegnato sul difficile campo di San Gallo, contro la seconda in classifica. Come ogni venerdì, l’allenatore ha incontrato la stampa sportiva, per la presentazione dell’impegno. Ecco, di seguito, le sue principali dichiarazioni.

(FC Lugano) “Sono state due settimane di lavoro, sia fisicamente che tatticamente. lavorato. Penso si possa adottare ora indifferentemente i due schemi: 3-5-2 oppure 4-4-2. Abbiamo 3 sfide ravvicinate, ma ho chiesto ai ragazzi, ora, di pensare solo al San Gallo.”

“Non ho obbiettivi minimi per queste tre partite, ma i primi 90′, quelli contro il San Gallo, potrebbero condizionare in un modo o nell’altro quelli successivi. Ho visto che giocano con un pressing molto alto, con il quale possono farti male, perché recuperano tanti palloni nella metà campo avversaria; tuttavia, per fare questo, lasciano spazi dietro. Servirà grande concentrazuione da parte di tutti, per fare bene.”

“Gli attaccanti hanno lavorato come gli altri. Logico che possano essere nervosi per i gol che non arrivano: però, i loro movimenti possono favorire gli inserimenti dei compagni. Su questo aspetto dobbiamo crescere. Rispetto a Janko, abbiamo due soluzioni di gioco: a mettere dei buoni cross in area, che lui possa sfruttare direttamente, oppure fargli fare da sponda così da lasciare la sfera a un compagno che poi dovrà concludere a rete. In Coppa ha servito almeno cinque palle sui sedici metri che però non abbiamo sfruttato. Ovviamente, non è un uomo da lanciare a rete con palle rasoterra in profondità.”

“Tatticamente, abbiamo sempre fatto bene sinora, cercando sempre di vincere. Credo che la fase difensiva sia la più importante, e che tutti debbano partecipare: una squadra che non subisce, può fare meglio anche davanti. Logicamente, giocare con Gerndt e Junior significa poter fare un pressing più alto, cosa che con Janko non si può fare. Piccinocchi è un giocatore importante, perché usa l’intelligenza in un torneo come il nostro, dove conta molto la fisicità. Questo ne fa un elemento importate e prezioso.” 

“Casa o trasferta conta fino a un certo punto, l’importante è chiudere la partite, e noi su quello siamo un po’ carenti. Il San Gallo prova sempre a vincere, e in casa, con la spinta del pubblico, andrà ancora di più in avanti, e magari lascerà qualche spazio. Per noi cambia poco o niente: conterà il nostro atteggiamento, e sarà importante fare punti, possibilmente tre.”

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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