Lugano, Abascal: “Le cose sono andate secondo quanto preparato alla vigilia”

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Dal nostro inviato a Lugano (CH)

A fine partita, il tecnico del Lugano Abascal si è presentato alla stampa, legittimamente soddisfatto. Di seguito, le sue principali dichiarazioni: “Abbiamo realizzato quanto preparato in settimana, con Črnigoj a fare il trequartista. Lui ha qualità fisiche, sta crescendo tecnicamente. Volevamo aggirali, spezzarli, creare situazioni con uomini libri alle spalle del loro centrocampo, e ci siamo riusciti, rendendo loro difficile chiudere gli spazi ai nostri centrocampisti interni, e ce l’abbiamo fatta. Nel secondo tempo abbiamo sofferto, non riuscendo sempre a tenere palla, ma abbiamo creato buone occasioni. Nel finale, loro hanno messo diversi giocatori offensivi, costringendoci a passare a un 4-1-4-1, ma ci abbiamo messo una decina di minuti: quando ci siamo riusciti, siamo migliorati nelle ripartenze, rendendoci pericolosi.”

“Non sono io a dover dire se la squadra mi segua o meno. Quello che so che ho ricevuto gli abbracci di Čovilo e Marić, giocatori che, in un’età non più acerba, sono venuti qua a mettersi in discussione. L’allenatore può vincere o perdere, ma se prende i complimenti della squadra vuol dire che sta facendo bene: solo un giocatore che crede nel progetto tattico giocherà con convinzione. Ora, dobbiamo andare avanti a lavorare.” 

“Vincere è importante, allenta la pressione e ci dà la possibilità di lavorare meglio. Abbiamo margini di crescita importanti: vorrei dare minuti ad Abedini, Brlek e Fazliu a centrocampo, così come a Janko, Bottani e Junior. La concorrenza si è alzata, e chi vuole giocare dovrà dimostrarmi di essefre pronto. Gerndt ha fatto bene, facendo ciò che gli era stato chiesto. Gli è mancato solo il gol, ma il calcio è questo: il mercato aperto crea apprensione in tanti giocatori. Se continua ad allenarsi come ha fatto questa settimana e a giocare così, con me troverà sicuramente tanto spazio.”

Il vostro cronista ha quindi chiesto al tecnico spagnolo se si aspettasse o meno una prestazione simile da Čovilo all’esordio: il serbo ha difeso, costruito, fatto il metronomo e perfino segnato il gol della vittoria.

“Ovviamente me l’aspettavo:  anche in altri contesti ha giocato davanti alla difesa da solo. Dovremo lavorare sulla parte tattica offensiva: in ogni caso, ci ha dato tanta consistenza, sia sulle palle ferme che nella gestione del vantaggio. Sono contento per lui: è un mese che si allena con noi, ma non arrivava il tesseramento. Anche in Polonia aveva vissuto mesi non facili, e questa è la giusta ricompensa per quanto fatto.”

 

 

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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