Lazio, Inzaghi spegne l’incendio: “Discussioni tra allenatori e presidenti sono all’ordine del giorno”

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Un calendario perfido, il debutto contro le prime due forze della passata stagione, una telefonata galeotta, carpita all’insaputa dei diretti interessati e lanciata nel web a poche ore di distanza dalla sconfitta con il Napoli; sono questi i due ingredienti perfetti per rendere torrido l’agosto biancoceleste e controbilanciare le piogge che hanno imperversato nelle ultime ore nella capitale.

A spegnere il principio di incendio che stava per accendersi dalle parti di Formello ha provveduto lui, Simone Inzaghi, uno dei interlocutori della nota telefonata: “Discussioni tra allenatori e presidenti sono all’ordine del giorno. È accaduto perché sono una persona che pretende tanto e questi confronti sono utili quando sono costruttivi e rafforzativi. La telefonata successiva si è conclusa con una risata”.

Un discorso, quello del tecnico laziale, che ci trova d’accordo perché discussioni interne ci sono e ci saranno sempre. Proprio in questi casi deve intervenire la bravura dello staff per evitare che qualcosa esca fuori e finisca magari nella mani della stampa. Non sono tanto i toni, però, quanto il contenuto della telefonata a indurre verso attente riflessioni. Il comunicato della società parla di interpretazione sbagliata, cercando forse di fermare chi ha visto in quelle brevi parole un accenno di malumore del tecnico per il calciomercato laziale. Analizzando la campagna si può dire subito che i principali colpi sono state le conferme di Milinkovic-Savic, Immobile e Luis Alberto. La critica si concentra invece sulle partenze di De Vrij e di Felipe Anderson non adeguatamente rimpiazzate vista soprattutto la concorrenza. Un aspetto con cui Inzaghi dovrà convivere, perché anche quest’anno l’obiettivo è il raggiungimento della Champions League, fallito in extremis lo scorso anno. Un mancato piazzamento tra le prime quattro rischia conseguenze economiche importanti con addii prestigiosi in rosa.

Domani la Lazio andrà a Torino a sfidare la Juventus, memore della partita brillante di un anno fa. Valon Berisha e Luis Felipe saranno indisponibili. Tornano a disposizione Lucas Leiva e Senad Lulic.

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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