Lugano, Abascal: “La Coppa è sempre insidiosa, serve concentrazione”

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(FC Lugano) – Guillermo Abascal, tecnico del Lugano, ha incontrato oggi i giornalisti per presentare la partita di domenica pomeriggio a Dietikon (ZH), valida per i 32/mi di finale della Coppa svizzera. Di seguito, le sue principali dichiarazioni.

“Queste sfide vanno prese con le molle. Darò spazio, vista la situazione degli infortunati, a qualcuno che si è visto meno sinora. Per chi sinora ha lavorato senza però giocare, sarà un’occasione. Giocherà Da Costa,  e lo avrei mandato in campo comunque, anch se Baumann fosse stato bene. Bottani sarà a disposizione: non so ancora quanti minuti abbia nelle gambe, ma per noi è un giocatore importante, e va recuperato.”

“Per quanto riguarda gli altri, Yao si è allenato solo oggi per via di un problema al ginocchio, Piccinocchi e Sulmoni stanno recuperando, mentre per l’impiego di Vécsei valuterò domani. Abedini è squalificato: insomma, sarà un centrocampo inedito. Davanti, invece, non rinuncerò a Ceesay: sta facendo bene, ha fiducia, non si può lasciarlo fuori.”

“Brlek e Fazliu li vedo bene. Il croato è uno che si adatta al mio gioco: punta sempre l’avversario, sa spaccare la partita perché è intelligente, sa quando bisogna cambiare ritmo. Penso possa partire dall’inizio, giocatori così, in quella zona di campo, ci servono. Fazliu è giovane, ha avuto l’ostacolo della lingua e del salto di categoria, due cose che non puoi risovere in un paio di mesi scarsi. Però, si sente uno del gruppo, ed è consapevole di aver raggiunto un buon livello.”

“La Coppa è un trofeo, e ti la possibilità di entrare nella fase a gironi in Europa League: questo, però, lo sanno anche gli altri. Il Lugano è andato vicinissimo a vincerla qualche anno fa. Però, queste, anche contro avversarie non blasonate, sono partite da disputare a duemila all’ora. Mai sottovalutare nessun avversario: per vincere, per arrivare in fondo, devi metterci umiltà e sacrificio.”

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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