Site icon

El trato del siglo – #CR7 è della Juventus

Scusateci il titolo in spagnolo, ma era doveroso. Perché così lo stanno chiamando in Spagna, ormai ex patria di CR7, questo trasferimento: l’affare del secolo. Cristiano Ronaldo approda in Italia, è ufficiale, firma per 4 anni, operazione da 100 milioni di euro. E ok, va alla Juventus, la squadra già più forte della Serie A. Campionato già chiuso a luglio? No, assolutamente, perché CR7 è sì garanzia di successo, ma è anche un fuoriclasse che farà esplodere il suo talento negli stadi e nelle tv di tutta Italia, e le altre del nostro campionato dovranno replicare. Perché il re del calcio moderno ha bisogno di un palcoscenico degno in cui giocare, e la Serie A dovrà farsi trovare pronta, con squadre all’altezza, competitive. Con pubblico all’altezza.

Arriva, Cristiano Ronaldo. La testimonianza in diretta di Sportitalia, con l’inviato in Grecia che ha raccontato il blitz di Andrea Agnelli utile a mettere nero su bianco l’accordo, è stata per gli appassionati di calcio un po’ come lo sbarco di Neil Armstrong sulla luna del 1969: tutti collegati per sperare che il presidente strappasse la firma al campione, e così è stato. E sì, stranissimo che non sia stato Maometto ad andare alla montagna: un affare così grande, con un personaggio così importante, ha fatto scomodare addirittura il numero uno della Juventus, con una missione in Grecia doverosa, laddove sua maestà CR7 era in vacanza, per poi tornare in Italia in volo e al volo, e preparare il tappeto rosso per l’arrivo di Cristiano Ronaldo.

Per favore, nessuno dica che ne beneficia soltanto la Juventus: non è così, non è così, non è così. Il nostro campionato aumenta di valore, e tanto di positivo per chi ne ha acquisito i diritti tv e potrà raccontarlo: Sky e, soprattutto, DAZN, che approda in Italia nell’anno in cui il più forte calciatore al mondo arriva a impreziosire il nostro calcio.

Volevamo che l’Italia tornasse ad avere stile. Un passo enorme in avanti è stato fatto.

Exit mobile version