La Svizzera è a San Pietroburgo: i dubbi di Vlado per l’undici di domani

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La nazionale svizzera è giunta, nella giornata di ieri (dopo un allenamento al mattino a porte chiuse), a San Pietroburgo, dove domani alle 16.00 (ora italiana) incontrerà la Svezia, nell’attesissimo ottavo di finale dei campionati del mondo. Problemi di formazione, come sappiamo, per Petković, viste le squalifiche di Schär e di Lichtsteiner. Il tecnico della Nati parlerà oggi in conferenza stampa alle 17.00, prima dell’ultimo allenamento. Di conseguenza, in quella sede, difficilmente svelerà le sue mosse: come da copione, Vlado scioglierà le riserve su chi mandare in campo solo all’ultimo istante.

L’ex allenatore della Lazio dovrebbe recuperare Zuber, che non era sceso in campo contro Costa Rica per problemi fisici. Il centrocampista dell’Hoffenheim ha grande importanza negli equilibri di gioco della Nati, dal momento che, con il suo rigore tattico, garantisce una buona copertura della fascia di sinistra. Ma la vera emergenza, per Petković, riguarda la linea difensiva.

Confermatissimo tra i pali Sommer, che ha dimostrato grande reattività nel corso della fase a gironi, le squalifiche di Schär e di Lichtsteiner, come scrivevamo in premessa, obbligheranno il tecnico a cercare delle alternative. Sulla fascia dovrebbe giocare Lang (fresco di trasferimento al Borussia Mönchengladbach), mentre per il ruolo di difensore centrale ci sarà il ballottaggio tra Djourou ed Elvedi, con il primo in vantaggio.

A favore del centrale di origine ivoriane gioca, sicuramente, l’esperienza. Intervistato dalla RSI, il giocatore ha detto di essere pronto, se dovesse essere il suo turno: “Non è la prima volta che mi trovo in questa situazione: penso che a fare la differenza tra me e Nico sarà la forma del momento, e non il fatto che io abbia fatto più interviste di lui. Questo tipo di partite le giochi molto anche con la testa: devi saper dare il 150’000%”.

Sull’avversario di domani, l’ormai ex giocatore dell’Antalyaspor ha le idee chiare“Abbiamo il 50% di possibilità a testa con la Svezia di passare il turno. Loro sono una squadra ben organizzata, sono pericolosi in contropiede e sulle palle ferme. Tuttavia, anche noi facciamo  bene le cose: bisognerà essere pronti, e sbagliare il meno possibile.”

Per quanto riguarda, invece, il reparto avanzato, Vlado dovrà risolvere un rompicapo non indifferente. La Svezia è squadra che ha dimostrato, sinora, una buona solidità difensiva, con una coppia centrale (Lindelöf e Granqvist) piuttosto efficace. Davanti, il tecnico ha ben tre opzioni: il titolare all’inizio del torneo (Seferović), Mario Gavranović e Josip Drmić, l’uomo della panchina: delle 10 complessive messe a segno con la Nati, ben 5 le reti segnate dall’attaccante del Borussia Mönchengladbach subentrando a partita iniziata.

Al microfono di Paolo Laurenti della RSI, l’attaccante ha però fatto professione di modestia: “Coi miei compagni di reparto non c’è rivalità, ma amicizia: ci sosteniamo l’uno con l’altro. I primi a complimentarsi con me, per la rete contro Costa Rica, sono stati loro. Vengo da una lunga convalescenza dovuta a un infortunio, e forse mi manca ancora qualcosa per giocare tutti i 90′. Però questo è un mondiale, conta esserci e aiutare la Nazionale, se dall’inizio o entrando a partita iniziata non importa. Certo, entrare e trovare subito il ritmo partita non è facile, ci vuole anche un po’ di fortuna. Con la Costa Rica ho avuto due buone palle: uno l’ho trasformata, e l’altra è finita sul palo.”

 

 

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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