La scalata al potere

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Nei giorni scorsi il tecnico della Nazionale Femminile Milena Bertolini ha incontrato nella sede dell’Associazione Stampa Estera a Roma i corrispondenti dei giornali stranieri in Italia e con loro ha parlato della qualificazione dell’Italia alla Coppa del Mondo di Francia 2019 a vent’anni di distanza dall’ultima partecipazione alla fase finale di un Mondiale.

Nel sottolineare l’impresa delle Azzurre, frutto di otto successi ottenuti in otto gare disputate, la Bertolini ha parlato di forza della squadra e di Ranking FIFA: “Andremo ai Mondiali per fare bene, ci vorrà anche un po’ di fortuna, ma abbiamo iniziato a settembre un percorso e siamo riuscite a realizzare il nostro sogno. In Francia cercheremo di passare almeno il primo turno. Abbiamo un movimento importante, ci sono ragazze molto interessanti. Tra una settimana ci troveremo per uno stage con le nostre migliori 46 giovani, tre settimane insieme per farle crescere. Sono convinta che con questo percorso di crescita l’Italia potrà salire molto in alto nel ranking e nel giro di quattro/otto anni potrà giocarsela alla pari con le nazionali più forti”.

Le ha fatto eco il Commissario Straordinario della FIGC Roberto Fabbricini: “La qualificazione delle ragazze al Mondiale è stata una grande soddisfazione. Senza togliere meriti a nessuno, il boom del calcio femminile si deve alla passione delle ragazze e alla maggiore organizzazione delle società sportive. Ci siamo qualificati ai Mondiali in maniera dirompente”.

Ma siamo messe così male a Ranking? Diamo un’occhiata a quello mondiale: al momento l’Italia si trova in 16esima posizione con 1870 punti e ha appena perso una posizione a discapito della Corea del Sud. In testa troviamo sempre gli Stati Uniti ma subito dopo inseguono Germania e Francia, con Inghilterra e Canada costrette a cedere le posizioni di rilievo. Grandissimo balzo in avanti da parte del Giappone che guadagna ben 5 posizioni in un colpo solo e si porta al sesto posto: completano la Top Ten Brasile, Australia, Olanda e Corea del Nord.

Se guardiamo il ranking europeo, invece, l’Italia conserva la sua nona posizione, tallonata dalla Svizzera e appena dietro la Norvegia: oltre alle già citate Germania, Francia, Inghilterra, Olanda e Norvegia, sopra di noi ci sono Svezia, Spagna e Danimarca. Considerando che al Mondiale troveremo sicuramente nazionali più deboli della nostra e che manca ancora la gara finale contro il Belgio in programma il prossimo 4 settembre, il ranking parrebbe immancabilmente destinato a salire: ora servirebbero solo delle amichevoli con nazionali alla nostra portata o appena superiori per testare ulteriormente la nostra forza ma credo che, in questo anno che ci separa dal Mondiale, avremo tempo e luogo per verificare la tenuta fisica e mentale delle ragazze e per scegliere le 23 che ci rappresenteranno degnamente in Francia il prossimo anno. Ci sarebbe da fare un discorso più approfondito riguardo l’attuale bacino di utenza del calcio femminile in Italia e la composizione delle varie Under 16, Under 17, Under 19 e Under 23, ma questo discorso lo rimandiamo ad un prossimo approfondimento che, vista la corposità dell’argomento trattato, verrà diviso in due parti. Continuate a leggerci e lo scoprirete.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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