Russia 2018 – Carrillo-Guerrero, storica vittoria Perù: Australia fuori dai Mondiali

-


AUSTRALIA-PERÚ 0-2

18′ Carrillo, 50′ Guerrero


AUSTRALIA
(4-2-3-1) 
1  Ryan
19 Risdon
20 Sainsbury
5  Milligan
16 Behich
15 Jedinak
13 Mooy
7  Leckie
23 Rogic ↓ (72')
10 Kruse ↓ (58')
9  Juric ↓ (53')
All. van Marwijk

Sostituzioni
4  Cahill (53')
17 Arzani (58')
22 Irvine (72')
PERÚ
(4-2-3-1)
1  Gallese
17 Advincula
15 Ramos
4  Santamaria
6  Trauco
13 Tapia ↓ (63')
19 Yotún ↓ (46')
18 Carrillo ↓ (79')
8  Cueva 
20 Flores
9  Guerrero
All. Gareca

Sostituzioni
23 Aquino (46')
7  Hurtado (63')
16 Cartagena (79')

(aggiorna il live premendo F5)

Nonostante la matematica eliminazione, il Perù vince 2-0 sull’Australia tornando al successo a un Mondiale dopo 40 anni: le reti di Carrillo prima e Guerrero stendono così i Socceroos, che vedono sfumare ogni possibilità di rimonta e qualificazione agli ottavi di finale. I sudamericani concludono in gloria e tra le lacrime di gioia dei propri tifosi la loro avventura al Mondiale, amaro crollo per van Marwijk e i suoi, che chiudono addirittura all’ultimo posto nel girone. 

Al Fisht Stadium di Sochi, l’Australia va a caccia di una disperata qualificazione agli ottavi di finale affrontando il Perù, già eliminato ma deciso a chiudere in gloria: gli uomini di van Mawijk dovranno vincere, forse anche con un discreto scarto, e sperare in una sconfitta della Danimarca contro la Francia. I Socceroos scendono in campo con il 4-2-3-1: Juric prende il posto di Nabbout (non al meglio) in attacco, seguito da Leckie, Rogic e Juric. Stesso schieramento per i sudamericani: Guerrero a guidare l’attacco accompagnato da Carrillo, Cueva e Flores, con Farfàn assente.

Obbligata a vincere nella speranza di ricevere buone notizie da Mosca, l’Australia inizia la partita controllando sin da subito il pallino del gioco e cercando di mettere pressione alla difesa peruviana con un pressing molto alto e tanti scambi in fase di possesso. I Socceroos fanno girare il pallone con pazienza, pur senza trovare particolari soluzioni nella chiusa difesa biancorossa, ma, incredibilmente, è il Perù a trovare il pesantissimo vantaggio al 18′, di fatto al primo vero tiro in porta: Guerrero scatta sul filo del fuorigioco, entra in area e alza il pallone per Carrillo che, dalla parte opposta, fa partire un gran destro al volo che fa finire il pallone direttamente all’angolino basso dove Ryan non può arrivare. Un colpo psicologico piuttosto pesante per gli oceanici, che continuano ad affidarsi a lunghe fasi di possesso palla senza trovare giocate veloci e imprevedibili, mentre gli uomini di Gareca restano bassi per poi cercare di rendersi pericolosi in contropiede. E di occasioni ne arrivano da entrambe le parti: prima Guerrero, dimenticato dalla difesa avversaria, ci prova all’indietro di testa, ma Ryan blocca facilmente; poi è Rogic a mettersi in proprio, entrando in area con prepotenza, ma il suo tiro viene respinto con i piedi da Gallese. Le migliori idee offensive dell’Australia partono sempre dai piedi del talentuoso giocatore del Celtic e al 35′ arriva la migliore occasione del primo tempo degli uomini di van Marwijk: il numero 23 taglia in due la difesa avversaria con un gran filtrante, Behich prova ad appoggiare in mezzo per Kruse pronto ad appoggiare il pallone a porta sguarnita, ma sul più bello Ramos salva tutto anticipandolo e mettendo in angolo. Ma è l’ultimo lampo per i Socceroos, privi di nuove idee e forze per tornare all’attacco, ed è il Perù a prendere campo nel finale dei primi 45′, gestendo con tranquillità il risultato fino al duplice fischio di Karasev.

Più tranquillo grazie al vantaggio ottenuto nel primo tempo e l’assenza di obiettivi concreti ancora da conquistare, il Perù comincia molto meglio la ripresa, facendo girare il pallone con buona personalità rispetto a un’Australia ancora troppo morbida, e al 50′ trova anche il raddoppio con l’uomo più atteso, “El barbaro” Guerrero: Cueva sfonda sulla sinistra e serve l’attaccante biancorosso che si libera con estrema facilità della marcatura rivedibile di Milligan e colpisce di potenza con il sinistro, freddando Ryan da pochi passi. Gli uomini di van Marwijk provano a reagire subito, lanciando in campo l’esperto Cahill e Arzani per cercare di scardinare la difesa avversaria e tentare una rimonta quasi impossibile: l’occasione migliore capita a Behich che, tra la confusione generale in area su azione da calcio d’angolo, riesce a far partire il sinistro che viene deviato in angolo da un difensore avversario davanti alla porta. Gli oceanici ci provano in realtà più di cuore che con un vero e proprio gioco preciso, mettendo in pressione la retroguardia blanquirroja solo a fasi alterne, creando pochi pericoli alla porta di Gallese. Ma, con il risultato ormai scritto, i ritmi della gara calano evidentemente, con le due squadre che cercano di far girare palla e sfruttare gli spazi creati nel finale anche dalla stanchezza. L’Australia tenta qualche ultimo attacco, ma senza lucidità e cattiveria, mentre il Perù di tanto in tanto prova a farsi vedere principalmente in contropiede, ma di occasioni vere non se ne vedono, con la gara che scivola lentamente verso la fine. Il Mondiale di Australia e Perù finisce dunque così, con la vittoria dei sudamericani per 2-0: storico ritorno al successo per gli uomini di Gareca, che non trionfavano dal 1978; amara, ma giusta eliminazione per i Socceroos che vedono spegnersi ogni possibilità di qualificazione e chiudono addirittura all’ultimo posto nel girone.

AUSTRALIA-PERÚ  0-2  (0-1) 

Australia (4-2-3-1): Ryan 6; Risdon 6, Sainsbury 5.5, Milligan 5, Behich 6; Jedinak 5.5, Mooy 6; Leckie 5.5, Rogic 6.5 (72′ Irvine 5.5), Kruse (58′ Arzani 6); Juric (53′ Cahill 5.5). A disp.: Jones, Vuković; Degenek, Meredith, Jurman, Luongo, Nabbout, MacLaren, Petratos. All.: van Marwijk 5
Perù (4-2-3-1): Gallese 6; Advíncula 6.5, Ramos 7, Santamaria 6, Trauco 6; Tapia (63′ Hurtado 6), Yotún (46′ Aquino 6); Carrillo (79′ Cartagena sv), Cueva 6.5, Flores 6; Guerrero 7A disp.: Caceda, Carvallo; Rodriguez, Corzo, Araujo, Ruidíaz, Polo, Loyola. All.: Gareca 7
Arbitro: Karasev (RUS)
Marcatori: 18′ Carrillo, 50′ Guerrero
Note-Ammoniti: Jedinak, Arzani, Rogic, Milligan (A); Yotún, Hurtado (P)

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

MondoPallone Racconta… Genoa tricolore, nonostante la Prima Guerra Mondiale

Cento anni fa, il campionato italiano di calcio 1914-15 venne interrotto a causa del primo conflitto mondiale. Il nostro Paese entrò in guerra e...
error: Content is protected !!