Russia 2018 – Botta e risposta tra Danimarca e Australia: è 1-1, discorso qualificazione rimandato

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DANIMARCA-AUSTRALIA 1-1

7′ ERIKSEN (D), 38′ RIG. JEDINAK (A)


DANIMARCA
(4-2-3-1) 
1  Schmeichel
17 Larsen 
4  Kjær
6  Christensen
14 Dalsgaard
19 Schöne
8  Delaney
23 Sisto
10 Eriksen
20 Y. Poulsen ↓ (59')
9  N. Jørgensen ↓ (68')
All. Hareide

Sostituzioni
11 Braithwaite (59')
21 Cornelius (68')
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AUSTRALIA
(4-2-3-1)
1  Ryan
19 Risdon
20 Sainsbury
5  Milligan
16 Behich
15 Jedinak
13 Mooy
7  Leckie
23 Rogic ↓ (82')
10 Kruse ↓ (68')
11 Nabbout ↓ (75')
All. van Marvijk

Sostituzioni
17 Arzani (68')
9  Juric (75')
22 Irvine (82')

(aggiorna il live premendo F5)

Alla Samara Arena, Danimarca e Australia si giocano una gara probabilmente decisiva per la qualificazione agli ottavi di finale: i danesi ripartono forti dell’importante vittoria ottenuta contro il Perù, mentre i Socceroos cercano di dimenticare in fretta la sfortunata sconfitta subita contro la Francia domenica. Hareide deve fare a meno di Kvist, sostituito da Schöne in mezzo al campo, mentre conferma Jørgensen in attacco nonostante la prestazione deludente offerta alla prima giornata, con Cornelius che resta in panchina. Undici invariato, invece, per l’Australia: Nabbout guida l’attacco accompagnato da Kruse e Leckie sugli esterni, mentre Rogic sarà chiamato a svolgere il classico lavoro a pendolo tra centrocampo e attacco.

Lo schema della sfida sembra chiaro già nei primi minuti, con la Danimarca che mantiene il possesso palla, approfittando di un’Australia troppo bassa e in grado di rendersi pericolosa solo da un calcio d’angolo, con Leckie che mette alto di testa nonostante la notevole libertà. E così, al 7′, sono gli uomini di Hareide a sbloccare la gara: Mooy perde palla in uscita, Jorgensen viene servito in area e, dopo aver controllato, serve Eriksen dai limiti dell’area, con la stella danese che si coordina alla perfezione e fa partire un gran sinistro che fulmina Ryan. La reazione dei Socceroos è però fin troppo timida, senza trovare grandi idee per scardinare la difesa avversaria, e i biancorossi cominciano così a gestire in maniera elementare, ma con personalità il risultato, continuando a offrire una buona trama di gioco alla ricerca del raddoppio: ci prova Sisto con la botta dalla grande distanza su un altro pallone perso dagli australiani, blocca in due tempi Ryan. Al 24′, arriva l’occasione più nitida per il raddoppio danese: cross teso di Dalsgaard, Jorgensen brucia in velocità Sainsbury, ma da pochi passi non inquadra la porta di testa, divorandosi il meritato raddoppio. Un’occasione che sembra svegliare i ragazzi di van Marwijk, che iniziano a spingere con maggior convinzione e a premere sulla difesa avversaria, soprattutto grazie al lavoro di Kruse e Leckie sugli esterni: è bravo Christensen a murare il tentino a botta sicura dal centro dell’area del primo su assist del secondo. Ma al 38′, arriva l’episodio che cambia improvvisamente la gara: ennesimo angolo ben battuto dall’Australia, Leckie stacca di testa ma Poulsen devia il pallone con il braccio troppo largo e Lahoz, dopo essersi consultato al VAR, assegna il rigore (ammonendo il giocatore che era già diffidato). E, dagli undici metri, resta freddo il capitano Jedinak, che spiazza Schmeichel firmando il suo secondo gol di fila e il pareggio australiano. La gara diventa così ancora più equilibrata, con le due squadre che ora si affrontano per trovare il vantaggio: grande occasione per la Danimarca nel finale, con Sainsbury che devia all’indietro la punizione di Eriksen, Ryan riesce a bloccare trovandosi il pallone tra le mani. Finisce 1-1 il primo tempo.

La ripresa si apre sulla falsariga del finale del primo tempo, con le due squadre leggermente più allungate ma decise ad affrontarsi con coraggio e rendendo così la gara imprevedibile: entrambe vogliono vincere. L’Australia cerca di puntare su un reparto offensivo più vivace nei movimenti e maggior possesso palla, ma spesso va in sofferenza sulle incursioni dei danesi in velocità, a cui manca però il tocco decisivo negli ultimi metri, sbagliando parecchio (soprattutto, a sorpresa, a causa di uno spento Eriksen) e senza arrivare dalle parti di Ryan. Le occasioni pericolose, però, non sono molte, ma sono soprattuto dei ragazzi di van Marwijk: prima Schmeichel smanaccia sul cross di Mooy, Leckie prova a mettere in mezzo all’area, ma Dalsgaard anticipa in extremis Kruse pronto a colpire a porta sguarnita; poi ci prova Mooy con una violenta botta dalla distanza, il pallone finisce a lato di poco. Momenti di grande apprensione per i biancorossi che, però, sfiorano subito dopo la rete con Sisto che si accentra e fa partire un tiro a giro che si spegne di poco lontano dal palo. Nel finale, però, i Socceroos alzano il proprio baricentro, lanciando dalla panchina giocatori offensivi più fisici come Juric (al posto dell’infortunato Nabbout) e Irvine per cercare di trovare tre punti quasi obbligatori per continuare a sperare negli ottavi: in pochi secondi ci provano Arzani in diagonale e poi Leckie in girata, Schmeichel respinge con i pugni e poi blocca. La stanchezza comincia a farsi sentire, l’unica occasione la tenta Braithwaite colpendo al volo con Ryan che blocca con sicurezza: finisce 1-1 alla Samara Arena, con la Danimarca che sale così a quota 4 punti e si avvicina agli ottavi; risultato probabilmente non sufficiente per l’Australia, che potrà tentare l’impresa della qualificazione all’ultima giornata contro il Perù.

DANIMARCA-AUSTRALIA  1-1  (1-1) 

Danimarca (4-2-3-1): Schmeichel 6; Dalsgaard 6Kjær 7, Christensen 6, S. Larsen 6; Schöne 6.5, Delaney 5.5; Sisto 5.5, Eriksen 6, Y. Poulsen 5 (59′ Braithewaite 5.5); Jørgensen 6 (68′ Cornelius 5.5). A disp.: Lössl, Rønnow; Krohn-Dehli, Vestergaard, Knudsen, Dollberg, M. Jørgensen, Fischer, Lerager. All.: Hareide 6
Australia (4-2-3-1): Ryan 6; Risdon 5.5, Sainsbury 6, Milligan 6, Behich 6; Jedinak 6.5, Mooy 6.5; Leckie 7, Rogić (82′ Irvine sv), Kruse 5.5 (68′ Arzani 6); Nabbout 6.5 (75′ Juric 5.5). A disp.: Jones, Vuković; Degenek, Meredith, Jurman, Luongo, Cahill, MacLaren, Petratos. All.: van Marwijk 5.5
Arbitro: Lahóz (SPA)
Marcatori: 7′ Eriksen (D), 38′ Rig. Jedinak (A)
Note-Ammoniti: Y. Poulsen, Sisto (D)

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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