Russia 2018 – L’Uruguay soffre ma passa al 90′: di Giménez la rete che stende un buon Egitto

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EGITTO-URUGUAY 0-1
90′ Giménez


EGITTO
(4-2-3-1) 
23 EL SHENAWY
7 FATHY
2 GABR
6 HEGAZY
13 ABDEL-SHAFI
17 ELNENY
5 MORSY 
14 SOBHI
19 SAID
21 TREZEGUET
11 KAHRABA
All. CÚPER
URUGUAY
(4-4-2)
1 MUSLERA
4 VARELA
3 GODÍN
2 GIMÉNEZ
22 CÀCERES
5 SÁNCHEZ 
6 BETANCUR
15 VECINO
7 RODRÍGUEZ
21 SUÀREZ
9 CAVANI
All. TABÁREZ

Tutto pronto a Ekaterinburg, dove si affrontano Egitto e Uruguay. Cúper non rischia Salah, reduce dall’infortunio patito nella finale di Champions e lo sostituisce con Warda; per Tabárez formazione annunciata, con De Arrascaeta a supporto di Cavani e Suárez.

Comincia il match. L’Egitto non sembra patire timore reverenziale, contro una squadra sicuramente più blasonata. I primi minuti sono molto equilibrati, e la prima occasione capita sui piedi di Cavani, il cui tiro finisce, strozzato, tra le mani di El Shenawy. Sull’altro fronte lo imita Trezeguet che calcia debolmente tra le mani di Muslera. Le difficoltà maggiori per l’Uruguay sono in fase di impostazione, perché in fase difensiva la squadra di Cúper è aggressiva e ben organizzata. Suárez ha, almeno per il momento, le polveri bagnate: lo dimostra il banale errore commesso da pochi passi, con la palla che finisce solo sull’esterno della rete. Troppo poco per un rapace dell’area di rigore come El Pistolero. I Faraoni, pur non brillando in avanti, riescono a limitare le iniziative uruguaiane grazie al pressing asfissiante messo in pratica nei primi quaranta minuti del match. Si va al riposo sul risultato di parità, 0-0.

L’Uruguay parte forte nella ripresa, ma ancora una volta Suárez non riesce a essere decisivo sotto porta, facendosi ipnotizzare da El Shenawy. Superata la paura, l’Egitto prende fiducia e prova a uscire dal guscio con maggiore convinzione. Tabárez, per scardinare la difesa egiziana, opta per due vecchie volpi come SánchezRodríguez al posto dei deludenti Nández e De Arrascaeta. Ma la gara non si schioda, gli uomini di Cúper rintuzzano ogni velleità dell’Uruguay, che peraltro non è lucidissimo quando si tratta di affondare il colpo. Così è Fathi a proporsi, con una sventola da fuori che non sorprende Muslera; poi ancora Suárez a fallire a tu per tu con il portiere africano. Una gara davvero difficile per il centravanti del Barcellona, che in tre occasioni non è riuscito a far valere le sue grandi doti di goleador. Grazie a qualche errore di troppo del centrocampo uruguaiano, l’Egitto parte velocemente in contropiede e ci prova con Elneny, ma l’occasione più grossa capita sui piedi di Cavani: il destro al volo dell’attaccante del Paris Saint-Germain sembra indirizzato all’angolino ma viene sventato dal tuffo di El Shenawy. La porta sembra stregata, visto che su punizione El Matador coglie il palo, ma sull’azione successiva l’Uruguay passa: è Giménez a segnare il gol del vantaggio, con un colpo di testa che stavolta non lascia scampo alla difesa egiziana. È il gol vittoria: tre punti sofferti per l’Uruguay, che appaia quindi la Russia in testa al Gruppo A.


EGITTO-URUGUAY 0-1 (0-0)

Egitto (4-2-3-1): El Shenawy 6.5; Fathy 6.5, Gabr 6, Hegazy 6, Abdel-Shafi 6; Elneny 7, Hamed 6 (50′ Morsy 5.5); Warda 6 (82′ Sobhi sv), Said 6, Trezeguet 6; Mohsen 6 (62′ Kahraba 6). A disp.: Ekramy, El Hadary; Elmohamady, Gaber, Ashraf, Hamdi, Samir, Morsy, Shikabala, Salah. All.: Cúper 6.5
Uruguay (4-3-1-2): Muslera 6; Varela 6, Godín 6.5, Giménez 7, Cáceres 6; Nández 5.5 (58′ Sánchez 5.5), Bentancur 5.5, Vecino 5.5 (87′ Torreira sv); De Arrascaeta 5 (58′ Rodríguez 6); Suárez 5, Cavani 6.5A disp.: M. Silva, Campaña; Coates, Maxi Pereira, Gastón Silva, Laxalt, Urretaviscaya, Maxi Gómez, Stuani. All.: Tabárez 6.5
Arbitro: Kuipers (Paesi Bassi)
Marcatori: 90′ Giménez
Note – Ammoniti: Hegazy (E)

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Simone Galli
Simone Galli
Empolese e orgoglioso di esserlo, ha cominciato ad amare il calcio incantato dal mito di Van Basten. Amante dei viaggi, giocatore ed ex insegnante di tennis, attualmente collabora con pianetaempoli.it.

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