Russia 2018 – Tripletta di CR7, la Spagna non scappa: a Sochi è un meraviglioso 3-3

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PORTOGALLO-SPAGNA 3-3
4′ rig. Ronaldo (P), 24′ D. Costa (S), 44′ Ronaldo (P),
55′ D. Costa (S), 58′ Nacho (S), 87′ Ronaldo (P)


PORTOGALLO
(4-4-2) 
1 RUI PATRÍCIO
21 CÉDRIC
3 PEPE
6 FONTE
5 GUERREIRO
20 QUARESMA
14 W. CARVALHO
8 MOUTINHO
10 J. MÁRIO 
9 ANDRÉ SILVA
7 RONALDO
All. SANTOS
SPAGNA
(4-2-3-1)
1 DE GEA
4 NACHO
3 PIQUÉ
15 RAMOS
18 ALBA
5 BUSQUETS
10 THIAGO
8 KOKE
11 LUCAS VÁZQUEZ
22 ISCO
17 ASPAS
All. HIERRO

Al Fisht Stadium di Sochi è vero e proprio calcio spettacolo. Portogallo e Spagna impattano 3-3 al temine di una gara vibrante, fatta di grandi giocate e numerosi capovolgimenti di fronte. Sugli scudi, manco a dirlo, Cristiano Ronaldo, autore di una tripletta e del definitivo 3-3 su punizione. Per la Spagna, che si è dimostrata più squadra rispetto ai lusitani, a segno Diego Costa con una doppietta e Nacho Fernández.

Finalmente il Mondiale entra nel vivo: a Sochi si gioca il primo big match del torneo, Portogallo-Spagna, il derby iberico, la sfida fra le squadre meno “europee” della zona UEFA. Santos sceglie Guedes per far coppia in avanti con l’attesissimo Cristiano Ronaldo, panchina per João Mário e André Silva. Nella Spagna c’è Nacho sull’out destro al posto di Carvajal, mentre i trequartisti alle spalle di Diego Costa sono Koke, David Silva e Isco.

Partenza fulminea dei lusitani che dopo due minuti si procurano un rigore con CR7: Nacho atterra Ronaldo, per Rocchi non ci sono dubbi e il replay dà ragione all’arbitro italiano. Dagli undici metri il fenomeno portoghese non lascia scampo a de Gea e l’1-0 per gli uomini di Santos è subito servito. Avvio in salita per gli spagnoli, già scossi dal recente esonero di Lopetegui e costretti subito a inseguire. Eppure, la Roja non rinuncia alla sua identità e prova a rispondere col suo solito possesso palla. Soprattutto sulla sinistra, con Isco e Iniesta, gli spagnoli riescono a rendersi pericolosi: al 21′ l’ex Barça sfonda, appoggia per David Silva, ma la sua conclusione è deviata in corner dalla difesa portoghese. Il Portogallo soffre il palleggio spagnolo, ma appena può dà la sensazione di poter essere micidiale in contropiede: Ronaldo e Guedes sono due fulmini, ma la punta del Valencia è poco concreta in fase di finalizzazione. A metà frazione, tra l’altro, arriva il pareggio spagnolo: Diego Costa fa a spallate con gli avversari (letteralmente, perché un contatto con Pepe è al limite del consentito), elude l’opposizione di Fonte e trova il corridoio giusto per l’1-1. La Spagna è galvanizzata dal pareggio e una manciata di secondi dopo fa letteralmente tremare la porta di Rui Patrício con un gran destro di Isco da fuori, che si stampa sulla traversa. Ancora Spagna a dieci dall’intervallo: il diagonale di Iniesta si spegne di poco fuori dallo specchio difeso da Rui Patrício. Nel momento migliore della Spagna, però, arriva il nuovo vantaggio portoghese: Ronaldo da fuori prova un sinistro che non è irresistibile, ma de Gea combina la frittata, con la sfera che schizza in porta. Vantaggio portoghese all’intervallo e partita finalmente all’insegna dello spettacolo.

Il copione del secondo tempo è chiaro: possesso palla spagnolo e Portogallo chiuso dietro la linea del pallone. Ma il tiqui-taka di Iniesta e compagni è perlopiù orizzontale, in attesa di un movimento giusto in mezzo alla fitta rete di maglie rosse. E così il pareggio arriva da uno schema su punizione dalla trequarti: Busquets fa sponda di testa per Diego Costa, che a un metro dalla linea di porta non può sbagliare. La gara è elettrica e la Spagna cavalca l’onda dell’entusiasmo. Al 58′, tre minuti dopo il pari, Isco sfonda sulla sinistra, Moutinho rinvia sporco e l’accorrente Nacho trova il destro della vita: doppio palo e 3-2. Fernando Santos prova a dare una scossa ai suoi, un po’ troppo rinunciatari, inserendo João Mário e Quaresma al posto di Bernardo Silva e Bruno Fernandes; Hierro risponde con Thiago al posto di Iniesta. Ma la Seleção das Quinas fatica a trovare il varco giusto, anche per merito delle Furie Rosse, che sembrano poter contenere senza grandi patemi, sfruttando il loro infinito possesso palla. Però si sa, quando in campo c’è un certo Cristiano Ronaldo, la partita non è mai chiusa: l’asso del Real si guadagna una punizione dal limite per un ingenuo fallo di Piqué e calcia all’incrocio. Tripletta e 3-3. Partita bellissima con capitan Ronaldo che prova a trascinare i suoi verso un nuovo incredibile ribaltone, ma i 4 minuti concessi da Rocchi si esauriscono, regalandoci un meraviglioso 3-3. Non ci sarà l’Italia, ma gli italiani che amano il calcio oggi vanno a letto col sorriso.

PORTOGALLO-SPAGNA 3-3 (2-1)

Portogallo (4-4-2): Rui Patrício 5.5; Cédric 5, Pepe 5.5, Fonte 5.5, Guerreiro 6; Bernardo Silva 5 (69′ Quaresma 6), William Carvalho 6.5, João Moutinho 6, Bruno Fernandes 5.5 (68′ João Mário 5.5); Guedes 5.5 (80′ André Silva sv), C. Ronaldo 8A disp.: Lopes, Beto, Bruno Alves, Manuel Fernandes, Dias, Ricardo, Martins, Mário Rui, Adrien Silva. All.: Santos 6.
Spagna (4-2-3-1): De Gea 4.5; Nacho 6.5, Piqué 5.5, Sergio Ramos 6, Alba 6.5; Busquets 6, Iniesta 6.5 (70′ Thiago 6); Koke 6, David Silva 6.5 (86′ Lucas Vázquez sv), Isco 7; Diego Costa 7.5 (77′ Aspas sv). A disp.: Reina, Arrizabalaga, Carvajal, Saúl, Rodrigo, Odriozola, Azpilicueta, Monreal, Asensio. All.: Hierro 6.5.
Arbitro: Rocchi (Italia).
Marcatori: 4′ rig. Ronaldo (P), 24′ D. Costa (S), 44′ Ronaldo (P), 55′ D. Costa (S), 58′ Nacho (S), 87′ Ronaldo (P).
Note – Ammoniti: Bruno Fernandes (P); Busquets (S).

 

Francesco Cucinotta
Francesco Cucinotta
Sardo di origini sicule, ama il calcio dalle “notti magiche” di Italia ’90. Laureato in Comunicazione con una tesi sulla lingua del calcio e pubblicista dal 2010. Per anni inviato al seguito del Cagliari Calcio per Radio Sintony.

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