I gol vengono dalla panchina. A Zaza risponde Aké, Italia e Olanda si spartiscono la posta in palio

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Terza amichevole in pochi giorni per la nuova Italia di Mancini. Al cospetto di una squadra anch’essa completamente rinnovata, gli azzurri faticano a sfondare nel primo tempo; poi, nella ripresa, trovano la provvidenziale rete del neo entrato Zaza, ben imbeccato dall’altro subentrante Chiesa. L’espulsione di Criscito rimette in gioco l’Olanda, che a tre dal termine trova la rete del pareggio con Aké. 

Il primo sussulto è azzurro, Belotti va in rete ma l’assistente segnala fuorigioco dell’attaccante del Torino. L’Italia è volenterosa – e nelle prima mezzora si fa preferire all’Olanda – ma manca completamente di consistenza negli ultimi metri. Al 32′ Belotti, ben imbeccato da Insigne, fallisce una ghiottissima occasione a tu per tu con Cillessen; un paio di minuti più tardi lo imita Verdi che alza un po’ troppo la mira da buona posizione. Il finale di primo tempo vede comunque gli azzurri crescere in intraprendenza e in pericolosità: Cillessen ci mette una pezza sulla stoccata ravvicinata dell’attaccante del Bologna e poi è Vormer, a portiere battuto, a respingere sulla linea una zuccata di Criscito. Si va al riposo sullo 0-0, ma l’Italia avrebbe meritato qualcosina in più.

Nemmeno la ripresa comincia a spron battuto, ma ci consegna un’Olanda più propositiva rispetto al primo tempo. Gli uomini di Mancini, pur non rischiando molto – anche grazie alla buona prestazione dei due difensori centrali – sembrano pagare un po’ di stanchezza, sia fisica che mentale. Gli ospiti vanno vicini al vantaggio con Vilhena e Depay, ma è l’Italia a passare. Il gol è confezionato da Chiesa e trova in Zaza il finalizzatore: cross del fiorentino e spaccata vincente del calciatore del Valencia che vale l’1-0. La rete sembra galvanizzare gli azzurri, ma dopo 120″ subiscono l’espulsione di Criscito, che usa le maniere forti per fermare Babel. Koeman stravolge la fisionomia del suo undici e getta nella mischia molti giocatori offensivi. È una tattica redditizia, perché Aké, subentrato al posto di De Ligt, realizza di testa la rete dell’1-1 definitivo.

ITALIA-OLANDA 1-1 (0-0)

Italia (4-3-3): Perin 6.5; Zappacosta (58′ De Sciglio 6), Rugani 6, Romagnoli 6, Criscito 5; Cristante 5.5, Jorginho 6.5 (78′ Baselli sv), Bonaventura (87′ Pellegrini sv); Verdi (61′ Chiesa 7), Belotti 5.5 (62′ Zaza 6.5), Insigne 6.5 (70′ Bonucci 6). A disp.: Donnarumma, Sirigu, Mandragora, Balotelli, Berardi, Politano. All: Mancini 5.5.
Olanda (5-3-2): Cillessen 6.5, Hateboer 5.5 (46′ Janmaat 6.5), De Ligt 5.5 (71′ Aké 7), van Dijk 5, Blind 5.5 (78′ Weghorst sv), Vilhena 6.5; Wijnaldum 5.5, De Roon (78′ Promes sv), Vormer 6 (71′ Berghuis 7); Babel 6 (82′ Elia sv), Depay 6.5. A disp.: Zoet, Padt, De Vrij, Strootman, Propper, Kongolo. All: Koeman 5.5.
Arbitro:  Bezborodov (Russia)
Marcatori: 67′ Zaza (I), 87′ Aké (O)
Note – Ammoniti: Chiesa, Zaza (I); De Roon, Depay, Janmaat (O)
Espulsi: 69′ Criscito (I) per aver interrotto una chiara occasione da gol

Simone Galli
Simone Galli
Empolese e orgoglioso di esserlo, ha cominciato ad amare il calcio incantato dal mito di Van Basten. Amante dei viaggi, giocatore ed ex insegnante di tennis, attualmente collabora con pianetaempoli.it.

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