(Forse) non ce lo aspettavamo

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Sono ormai passati due giorni da quella amara notte di Madrid, che ha visto la Juventus uscire di scena dal palcoscenico più prestigioso d’Europa. Un’eliminazione arrivata nel peggior modo possibile: una rimonta storica, quasi ai limiti della fantascienza, cancellata da quell’atroce e beffardo epilogo. Il triste finale del Bernabeu non deve comunque far cadere nel dimenticatoio quanto di buono fatto dalla banda di Allegri, capace di ribaltare uno 0-3 casalingo contro una delle più grandi potenze del calcio internazionale, se non addirittura la più grande.

Quello che invece dovrebbe forse essere dimenticato, è quello che è accaduto nel post partita. La rabbia ha preso il sopravvento tra i Bianconeri, sfociando in alcune dichiarazioni pesanti rilasciate pubblicamente dai protagonisti: da Chiellini a Benatia, da Agnelli ad Allegri fino ad arrivare a Gigi Buffon, colui che ha probabilmente lasciato più il segno con le sue parole. Il capitano della nazionale è uscito dal campo imbufalito, forse anche per la consapevolezza di aver perso l’ultima opportunità per chiudere la carriera con la vittoria di una Champions, e di essere uscito di scena con un cartellino rosso che sa di umiliazione. Comprensibile la reazione, molto meno le parole. Con l’attenuante della mente ancora annebbiata da quanto accaduto, Buffon non si è limitato a commentare l’episodio del rigore ma ha messo in dubbio il direttore di gara in quanto persona, oltre ad aver messo in discussione il gioco del calcio per come siamo abituati a conoscerlo. Principalmente sono due i concetti espressi dal portiere Bianconero, che hanno fatto storcere il naso a parecchi appassionati: nel primo, Buffon parla di “mancata sensibilità” da parte dell’arbitro, reo di aver infranto il sogno di una squadra che stava per compiere un’impresa storica, fischiando un rigore al 92′; tralasciando (come detto dallo stesso numero 1) la correttezza o meno della decisione arbitrale, secondo Buffon, Oliver non avrebbe dovuto fischiare a prescindere per non far svanire tale impresa e a questo punto seguendo il suo ragionamento, ci viene da pensare che anche l’arbitro Pasqua avrebbe dovuto fare lo stesso in occasione del rigore concesso per un dubbio fallo su Higuaìn in Benevento-Juventus, dato che l’ultima in classifica stava compiendo fino a quel momento un vero e proprio miracolo sportivo, pareggiando contro la capolista distante quasi di 70 punti. In una seconda dichiarazione Buffon ha inoltre detto che l’arbitro “ha l’immondizia al posto del cuore”, poiché ha estratto il rosso ai suoi danni senza pensare che quella probabilmente potesse essere l’ultima partita in Champions League della sua carriera: ironia della sorte, sulla panchina del Real Madrid siede Zinedine Zidane, che chiuse la carriera nel peggiore dei modi, il 9 Luglio 2006, in quella gloriosa finale per noi Italiani e per lo stesso Buffon laureatosi campione del mondo; sia chiaro, la testata ai danni di Materazzi non è minimamente paragonabile alle proteste di Mercoledì sera, ma seguendo il ragionamento del portiere Bianconero, allora anche in quel caso l’arbitro avrebbe potuto chiudere un occhio dato che quella sarebbe stata l’ultima partita di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.

Insomma, le parole fuori luogo di Gigi sono probabilmente frutto della rabbia accumulata in campo dopo quello spiacevole episodio, ma siamo sicuri che l’attuale capitano della Nazionale avrà tempo e modo per chiudere la sua carriera in maniera diversa. Tutti i portieri sono sciagurati protagonisti di alcune papere, e se capita ad uno dei più forti al mondo gli si può di sicuro concedere tempo per farsi perdonare.

Ivan Fusto
Ivan Fusto
Giornalista e telecronista, classe '96. Vincitore del Workshop 2017 di Sportitalia, malato di calcio italiano e non. Innamorato dello sport in generale, seguo anche il volley ed il tennis.

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