Tanta sofferenza Juve, poi ci pensano Dybala e Costa: un ottimo Benevento steso 2-4

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Al “Vigorito, tanta sofferenza per la Juventus che, però, riesce comunque ad avere la meglio per 4-2 di un coraggioso Benevento: la gran tripletta di Dybala e la prodezza di Douglas Costa annullano la doppietta di Diabaté e permettono ad Allegri di ritrovare il sorriso dopo la batosta contro il Real Madrid. 

L’ultima in classifica contro la capolista: è il testa-coda tra Benevento e Juventus che apre la 31a giornata di Serie A nella calda cornice dello stadio “Vigorito”. I Sanniti scendono in campo sull’onda dell’entusiasmo dopo la secca vittoria per 3-0 contro l’Hellas Verona in settimana: l’obiettivo salvezza resta probabilmente impossibile (i punti di distacco dalla SPAL sono 13), ma De Zerbi e i suoi vogliono onorare fino all’ultimo il loro campionato tentando uno storico colpo. Umore totalmente diverso per i bianconeri, reduci dalla pesante sconfitta in Champions League contro il Real Madrid: Allegri si affida comunque a un discreto turnover (fuori Higuaín, Buffon, Khedira e Chiellini), con l’obiettivo di portarsi temporaneamente a più 7 dal Napoli.

Nonostante il clima incandescente del pubblico del “Vigorito”, la Juventus comincia subito con un approccio molto aggressivo, mantenendo un pressing alto e controllando il pallino del gioco per tentare di scardinare la difesa di casa sin dai primi minuti di gara. Il Benevento prova a difendere come riesce, affidandosi talvolta a dei rapidi contropiedi con i propri velocisti, ma alla prima, vera occasione della gara sono i bianconeri a passare meritatamente in vantaggio: Cuadrado, servito con un bel cambio di gioco di Alex Sandro, appoggia per Dybala che, ai limiti dell’area di rigore, si crea lo spazio e piazza il pallone con il suo sinistro dove Puggioni non può arrivare. Un gol che porta i gli uomini di Allegri ad abbassare improvvisamente il proprio ritmo di gioco quasi per gestire il risultato e i Sanniti riescono a riprendersi subito, iniziando ad alzare il proprio baricentro (ci prova Sandro di potenza, blocca Szczęsny) fino a trovare, al 24′, l’inaspettato pareggio: Djuričić trova lo spazio per calciare appena entrato in area, ma trova una risposta fenomenale di Szczęsny all’angolino, sulla ribattuta Guilherme è il più rapido a recuperare e mette il pallone al centro, dove Diabaté deve solo spingerlo in rete, facendo esplodere il “Vigorito”. Un colpo duro per gli ospiti, che faticano a ritrovare la fluidità dei primi minuti e spesso si ritrovano costretti a rimanere bassi per difendersi da un Benevento deciso a tessere gioco con maggior convinzione e coraggio: l’occasione migliore, però, è ancora dei bianconeri, con Cuadrado che viene lanciato in velocità da Pjanić ma, dopo aver bruciato la difesa giallorossa, mette a lato colpendo malamente a tu per tu con Puggioni. Ma proprio sul finire del primo tempo, arriva l’episodio che cambia nuovamente la gara, con Pjanić che viene sgambettato in area da Djimisti e Pasqua, dopo la consultazione del VAR, assegna il rigore per gli ospiti: dagli undici metri, Dybala rimane freddissimo e spiazza Puggioni, permettendo ai suoi di rientrare in vantaggio al termine dei primi 45′.

La ripresa si apre a ritmi non particolarmente alti, con le due squadre che fanno girare il pallone senza riuscire ad affondare il colpo. Ma, al 51′, il “Vigorito” esplode ancora per festeggiare il nuovo pareggio di un Benevento che si conferma pienamente in partita, firmato ancora una volta dallo scatenato Diabaté: sull’angolo di Viola, l’attaccante maliano si libera della marcatura troppo morbida di Benatia e incorna alla perfezione il pallone, gelando l’immobile Szczęsny e realizzando la quarta rete in due gare. A differenza del primo pareggio, però, stavolta la reazione della Juventus è immediata e ben più di nervi, con Allegri che lancia anche Douglas Costa e Higuaín, mentre i padroni di casa cercano di difendersi per tentare talvolta i propri classici contropiedi in velocità, senza rinunciare a mostrare un gioco di grande personalità. Gli ospiti faticano a creare grossi pericoli dalle parti di Puggioni, ma è ancora un’ingenuità difensiva che costa caro ai ragazzi di De Zerbi: Higuaín viene servito dal cross di Pjanić e, dopo aver sterzato, viene sgambettato da Viola, con Pasqua che indica senza esitazione il dischetto. Dagli undici metri, va ancora una volta Dybala, che spiazza il portiere di casa e firma la tripletta personale. I Sanniti provano a spingere per cercare per la terza volta il pareggio, tentando di costruire un buon gioco in velocità, ma all’82’, la Juventus mostra tutta la sua praticità realizzando il poker con un gol fantastico di Douglas Costa: il brasiliano punta due difensori avversari, si accentra dalla destra e fa partire un sinistro a giro perfetto che si spegne all’incrocio dei pali, gelando i tifosi giallorossi. È il colpo di grazia per un Benevento ormai sfinito, con gli ospiti che gestiscono con tranquillità il risultato fino al triplice fischio finale (l’unico rischio lo crea Viola con una gran botta dalla distanza, Szczęsny respinge come può): tanta sofferenza per la Juventus contro l’ottima squadra di De Zerbi, ma i bianconeri ritrovano il sorriso e volano momentaneamente a più 7 dal Napoli.

BENEVENTO-JUVENTUS  2-4  (1-2)

Benevento (4-3-3): Puggioni 6; Sagna 6, Djimsiti 5, Toșca 6, Venuti 5.5; Djuričić 7, Sandro 6.5 (81′ Del Pinto), Viola 5; Guilherme 6, Diabaté 7.5 (69′ Iemmello 6), Brignola 6.5 (62′ Cataldi 6). A disp.: Brignoli, Billong, Gyamfi, Rutjens, Sparandeo, Del Pinto, Coda, Volpicelli, Sanogo. All.: De Zerbi 6.
Juventus (4-3-3): Szczęsny 6.5; Lichtsteiner 5.5, Benatia 5, Rugani 6, Alex Sandro 6; Matuidi 6, Pjanić 7, Marchisio 5.5 (62′ Higuaín 6.5); Cuadrado 5.5 (58′ Douglas Costa 7), Mandžukić 5.5 (78′ Khedira sv), Dybala 7.5. A disp.: Buffon, Pinsoglio, De Sciglio, Chiellini, Höwedes, Asamoah, Sturaro, Bentancur. All.: Allegri 6.
Arbitro: Fabrizio Pasqua di Tivoli.
Marcatori: 16′, 45’+3′ Rig., 74′ Rig. Dybala (J), 24′, 51′ Diabaté (B), 82′ Douglas Costa (J)
Note-Ammoniti: Mandžukić (J)

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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