Rugby, 6 Nazioni – L’Italia femminile e un torneo chiuso in bellezza

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L’amarezza del ko dell’Italrugby nell’ultimo turno del 6 Nazioni 2018 non offusca la soddisfazione per il torneo disputato dalla nazionale di rugby femminile, che ha chiuso al quarto posto con 2 vittorie all’attivo. Al momento, il XV di coach Andrea Di Giandomenico occupa il 7/o posto del ranking World Rugby e i successi su Galles e Scozia fanno ben sperare in vista dei prossimi appuntamenti internazionali.

Si è aggiudicato il 6 Nazioni femminile la Francia, che si è tolta anche lo sfizio di mettere in bacheca il Grand Slam. Come l’Irlanda nel maschile, le francesi hanno battuto qualsiasi avversario in questa edizione: 5 vittorie, 163 punti segnati e solo 23 subiti. 32.2 p. di media a partita per un attacco stratosferico.
Un movimento, quello d’oltralpe, che ha fatto passi da gigante negli ultimi 25 anni. Non più imbarazzante ma suggestivo e “simpatico” il ricordo di quel 109-0 incassato contro la Nuova Zelanda nel 1996: la Francia è ora una potenza mondiale e ha vinto 3 delle ultime 5 edizioni del torneo dell’élite europea.

Seconda l’Inghilterra, n. 2 della classifica internazionale dietro le inarrivabili Black Ferns, che paga il 18-17 di Grenoble nella quarta giornata. Ma si tratta di un ko di misura che è l’unico neo stagionale di un gruppo alla testa di un movimento forte e in salute, proiettato verso i prossimi test.

Dietro le big, ingiocabili sotto certi versi ma utili come modello e ispirazione, ci siamo anche noi. E in questo periodo di magra, meno male che ci sono le ragazze: già nella storia il 15-22 di Cardiff. Non un fuoco di paglia ma l’indizio che il percorso avviato è quello giusto: chiedere alla Scozia, battuta 26-12 allo Stadio del Plebiscito di Padova. Un impianto storico per l’ovale italiana, degna cornice per le mete di Melissa Bettoni, Sofia Stefan, Giada Franco e Beatrice Rigoni. Al piede, le conversioni del centro Michela Sellari, per un’Italia che ha conquistato anche 1 punto di bonus.

E adesso? La speranza è che questi successi possano in futuro aumentare la visibilità del rugby femminile. Le azzurre, lo abbiamo capito, farebbero volentieri da traino all’intero movimento.


Padova, Stadio “Plebiscito” – domenica 18 marzo
Women’s Six Nations, V giornata
Italia v Scozia 26-12 (19-0)
Marcatori: p.t. 3’ m. Bettoni tr. Sillari (7-0); 9’ m. Stefan (12-0); 27’ m. Franco tr. Sillari (19-0); s.t. 42’ m. Rigoni tr. Sillari (26-0);  56’ m. Skeldon (26-5); 63’ m. Sinclair tr. Malcom (26-12)
Italia: Furlan; Stefan, Sillari, Rigoni, Magatti; Madia, Barattin (cap.); Giordano, Locatelli, Franco; Duca (72’ Arrighetti), Ruzza; Gai, Bettoni, Giacomoli (72’ Ricci).
All. Andrea Di Giandomenico
Scozia: Rollie; Musgrove, Smith, Nelson (57’ Sinclair), Harris (41’ Lloyd); Martin, Law (57’ Maxwell); Konkel, Malcom (65’ McMillian L.), Bonar (64’ Rettie); McCormack, Wassell; Kennedy, Skeldon, Smith (49‘ McMillian S..
All. Shade Munro
Arb. Sara Cox (RFU)
Calciatori: Sillari (Italia) 3/4; Law (Scozia) 0/1; Malcom (Scozia) 1/1
Women of the match: Beatrice Rigoni (Italia)
Punti conquistati in classifica: Italia 5; Scozia 0


Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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