Al Lugano manca anche la fortuna: con il Lucerna finisce 1-2.

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Con quella casalinga di oggi, contro il Lucerna, salgono a 4 le sconfitte consecutive del Lugano in Raiffeisen Super League. Unico motivo di consolazione, se di quello si può parlare, è stata la prestazione, senza dubbio migliore di quelle vista da San Gallo in poi.

Tami, oggi pomeriggio, ha provato qualcosa di nuovo: fuori Gerndt e Sulmoni, dentro Junior e Janko davanti e Krasniqi dietro dal primo minuto. I sottocenerini, con Kiassumbua in porta, hanno rivisto in campo anche l’ex milanista Piccinocchi. Tuttavia, la buona volontà dei ticinesi ha picchiato contro il muro degli svizzero tedeschi i quali, con 6 vittorie e due pareggi nelle ultime 8 partite, sono secondi, in questa classifica parziale, al solo Young Boys capolista.

I ticinesi, nella prima frazione, non sono riusciti ad alzare i ritmi dell’incontro, favorendo così gli avversari, che hanno trovato, con il nuovo allenatore, un equilibrio di gioco basato sul controllo palla e la chiusura degli spazi. Per avere il primo sussulto, in un pomeriggio piovoso, i 3.800 di Cornaredo hanno dovuto attendere circa mezz’ora, quando Vécsei, con un tuffo di testa, ha mandato la sfera fuori di un soffio.

Molto più concreti, invece, i biancoblù i quali, al 41′, hanno trovato il vantaggio con Schürpf, tutto solo al centro dell’area piccola, per raccogliere e insaccare con un tocco di prima intenzione un preciso traversone dalla sinistra di Grether: nell’occasione, in molti si sono chiesti dove fosse Krasniqi.

Ticinesi più arrembanti nella ripresa: al 50′ Sabbatini si è visto respingere una bella conclusione ravvicinata dalla retroguardia del Lucerna e, sul prosieguo dell’azione, il tiro di Junior è stato parato da Omlin. Ed è stato il brasiliano a trovare il pareggio, al 71′, con una fucilata da fuori area, che si è insaccata imparabile sotto l’incrocio dei pali alla sinistra del portiere avversario.

A questo punto, i sottocenerini hanno commesso l’errore di voler cercare la vittoria con troppa veemenza, venedo così trafitti dall’implacabile contropiede degli svizzero centrali, dopo soli 5′. Palla persa a centrocampo dal Lugano, che arriva, sulla destra, a Demashaj, il quale la difende bene, si accentra, per poi calciarla con precisione chirurgica verso il palo lontano. La sfera colpisce il montante, e arriva sui piedi ancora del numero 11 del Lucerna, che la insacca con un tiro teso e angolato: 1-2, doppietta per l’ex Lugano, e partita che ragala l’ultima emozione con un colpo di testa di Janko, alto sopra la traversa.

A fine partita, il presidente Renzetti è apparso deluso, ai microfoni della RSI: “La partita di oggi ci ha detto che dobbiamo lottare ogni partita per salvarci. Sono dispiaciuto anche perché sono quattro partite che perdiamo male: a Zurigo per colpa di un quarto d’ora folle, oggi per un gol da sprovveduti perché ci siamo scoperti, cercando di vincere.”

Pier Tami ha invece visto una prestazione migliore rispetto alle ultime esibizioni dei suoi ragazzi. Ai microfoni della RSI ha dichiarato:“Mi è piaciuto il secondo tempo, nel quale la squadra non si è demoralizzata. Al Lucerna gira tutto bene in questo momento, non hanno bisogno di molto per fare gol, mentre a noi invece basta poco per prenderne. La pausa? Speriamo ci serva per ritrovare la forma di alcuni giocatori, anche se sarebbe stato meglio andare alla pausa con due risultati utili. In ogni caso, questa sconfitta non ha nulla a che vedere con quelle precedenti.”

 

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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