Coppa Italia, Cosenza-Viterbese: ai Lupi il 2-1 non basta, in finale vanno i gialloblù

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Il Cosenza batte la Viterbese 2-1 grazie alle reti di Tutino e Perez, ma è costretto a dire addio ai sogni di gloria. Gli uomini di Sottili, nonostante una prestazione opacissima nel primo tempo, riescono pragmaticamente a contenere gli avversari e a trovare il gol qualificazione con Calderini. In finale, dunque, i gialloblù sfideranno l’Alessandria.

Novanta o più minuti per decretare la seconda finalista e sapere chi sfiderà l’Alessandria; il Cosenza alla ricerca della rimonta, dopo il 3-1 subìto nella gara di andata, e della terza finale di Coppa Italia di Serie C della sua storia, la Viterbese all’inseguimento di un sogno, quello di disputare per la prima volta la finale e di conquistare il trofeo. In campionato i Gialloblù occupano attualmente la quarta posizione del Girone A e sono reduci dalla sconfitta di misura patita sul campo della capolista Robur Siena, mentre i calabresi sono noni nel Girone C e provengono dal pareggio a reti inviolate di Bisceglie. Oggi, però, non è possibile commettere errori, c’è una finale a portata di mano da raggiungere.

Assenze pesanti per Braglia a causa delle squalifiche comminate a Mungo, Loviso e Corsi e degli infortuni di Bruccini e Pasqualoni. Alla ricerca della rimonta, modulo a trazione anteriore (3-4-3) con tridente formato da Tutino, Baclet e Okereke. Diverse le defezioni anche nelle file dei gialloblù: mister Sottili è costretto a rinunciare allo squalificato Baldassin e all’infortunato De Vito. 

Buon inizio da parte delle due compagini: ovviamente, prova a fare la gara il Cosenza; di contro, la Viterbese mantiene le posizioni e controlla le sortite offensive dei Lupi. Pochi gli spazi, dunque, per centrare lo specchio della porta: ci provano gli ospiti intorno al 10′ con Di Paolantonio al termine di una interessante giocata sull’asse De Sousa-Bismark, ma la sfera termina abbondantemente lontana dai pali difesi da Saracco. I rossoblù rispondono pochi minuti dopo da calcio d’angolo, palla al centro ma nessuno (in particolare Calamai) riesce a intervenire in modo deciso per trovare la deviazione sotto porta. In generale, sono i padroni di casa a premere con più convinzione dal 20′ in poi: prima Ramos manda fuori di testa ma viene pescato in fuorigioco; poi, con una serie di cross e controcross che portano Okereke a spedire a lato di pochissimo. Successivamente, anche Baclet con un colpo di testa in sospensione manda sul fondo; Viterbese in affanno e deve capitolare al 31′: calcio d’angolo battuto da Ramos, uscita a vuoto di Pini e Tutino insacca indisturbato; Cosenza-Viterbese 1-0. I Gialloblù (oggi in completo bianco) provano a reagire al 40′ con un’incursione di Peverelli; sul ribaltamento di fronte, Okereke e Tutino non capiscono le reciproche intenzioni e sprecano. A questo punto, la pressione dei padroni di casa, sempre veemente e contundente, non conduce a chiare occasioni da rete e il direttore di gara manda tutti all’intervallo con il Cosenza in vantaggio di una rete e con qualche battibecco tra i calciatori delle due squadre.

In avvio di ripresa la Viterbese appare più convinta dei propri mezzi: l’eventuale sfuriata di Sottili negli spogliatoi e l’ingresso di Calderini le hanno restituito fiducia; dal canto suo, il Cosenza procede con calma e non si fa confondere dall’esigenza di dover segnare ancora un gol per centrare la qualificazione. Ci pensa Piero Braglia a dare una scossa ai suoi al 57′: fuori Boniotti, dentro Perez e conseguente 4-2-4 per un Cosenza decisamente a trazione anteriore. La prima occasione della ripresa arriva al 63′: calcio d’angolo dalla sinistra di Ramos, palla al centro e stacco di testa di Dermaku che manda alto sopra la traversa. In generale, la spinta del Cosenza si è notevolmente affievolita durante la seconda frazione, la Viterbese gestisce meglio la fase di possesso palla e alleggerisce con più precisione: infatti, i gialloblù giungono al tiro in porta con Di Paolantonio e Calderini senza, però, la sufficiente precisione. All’81′, quindi, con i silani sulle gambe, la Viterbese agguanta il pari: traversone di Jefferson e fantastica conclusione al volo di Calderini che fulmina Saracco; Cosenza-Viterbese 1-1. Provano a reagire immediatamente i rossoblù: cross del solito instancabile Ramos e colpo di testa di Perez che finisce alto. Con gli uomini di Braglia protesi in avanti, gli ospiti sfiorano il raddoppio in contropiede: Jefferson, a tu per tu con Saracco, calcia alle stelle ingannato da una buca. Le emozioni però non sono finite: passa solo un minuto e il Cosenza si riporta in vantaggio: palla al centro dell’area e Perez insacca di testa; Cosenza-Viterbese 2-1. I minuti finali, troppo spezzettati, non regalano ulteriori sussulti: in finale va la Viterbese in virtù del 3-1 della gara di andata.

COSENZA-VITERBESE 2-1 (1-0)

Cosenza (3-4-3): Saracco 6; Idda 6.5, Dermaku 6.5, Camigliano 6.5; Boniotti 6.5 (57′ Perez 6.5), Trovato 6.5 (72′ Palmiero 6), Calamai 6.5, Ramos 6.5; Tutino 6.5, Baclet 6.5, Okereke 6 (88′ T. Braglia sv). A disp.: Zommers, Pascali, D’Orazio, Collocolo. All.: P. Braglia 6.5.
Viterbese (3-5-2): Pini 5; Atanasov 6, Rinaldi 6, Sini 6; Peverelli 6.5, Di Paolantonio 6, Benedetti 6, Cenciarelli 6, Sanè 6 (86′ Celiento sv); Bismark 5 (65′ Jefferson 6), De Sousa 5 (46′ Calderini 6.5). A disp.: Iannarilli, Micheli,  Pandolfi, Zenuni, Mosti, Mendez, Vandeputte. All.: Sottili 6.5.
Arbitro: Prontera di Bologna.
Ammoniti: Pini, Calderini (V)
Marcatori: 31′ Tutino (C), 81′ Calderini (V), 89′ Perez (C).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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