Lugano, domande e risposte per Tami

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Parlando ieri, in zona mista, con gli inviati presenti a San Gallo, dopo la partita, Pierluigi Tami, allenatore del Lugano, non appariva particolarmente preoccupato: “Da Costa è un giocatore maturo ed esperto. Ragioneremo con calma in settimana su ciò che è accaduto oggi” è stato il suo commento, alle domande di chi gli chiedeva di parlare della prestazione del suo portiere (che, non dimentichiamolo, ha chiuso ieri un periodo d’imbattibilità durato quasi 500 minuti, in un campionato dove si segnano, in media, circa tre gol a partita).

Grinta e personalità non difettano certo all’estremo difensore di origine portoghese (nella foto), come ben sanno a Novara (dove ha rivestito anche i gradi di capitano): tuttavia, ieri il giocatore ha avuto almeno due amnesie fondamentali, in occasione del primo e, soprattutto, del terzo gol. “Non voglio gettare la croce addosso a Da Costa” ha poi ribadito il tecnico ticinese: “Sul primo gol, nessuno di loro ha attaccato la palla, ma la nostra difesa non ha spazzato via” ha quindi concluso.

Vero; però, è un fatto che il San Gallo ha centrato la porta 5 volte ieri e, al di là dei palloni entrati, gli altri 2 erano praticamente inoffensivi. Insomma, una prestazione che preoccupa, ma venuta al termine di un lungo periodo d’imbattibilità. Molto intelligentemente, il tecnico si è preso un paio di giorni per capire; e, quindi, vedremo, nel corso della settimana, cosa accadrà e, soprattutto, se il portiere continuerà a godere della fiducia dell’allenatore bianconero: domenica, in Ticino, arriva infatti lo Young Boys, non una squadra qualunque.

Tami ha ricevuto anche altre risposte importanti. Le seconde linee, in difesa, hanno fatto discretamente (Yao, messo in mezzo alla difesa, meglio di Amuzie, che ha sbagliato qualche pallone di troppo, senza riuscire a proporsi con efficacia in avanti). Quello che invece è apparso chiaro (il tecnico, in conferenza stampa, lo ha fatto presente ben due volte in pochi minuti, pur senza fare nomi) è che il fraseggio a centrocampo, ieri, ha avuto qualche pausa: troppi palloni alti, e azioni dove sono mancate ripartenze efficaci.

Certo, merito anche dell’organizzazione di gioco del San Gallo, arcigna e attenta (seconda partita consecutiva senza subire gol per i Brodisti); tuttavia, è un dato di fatto che il centrocampo, senza Piccinocchi e Sabbatini, perde moltissimo in fantasia. Mariani ha fatto una partita discreta (peccato l’ammonizione, evitabile, nel finale), mettendo anche sul piede sinistro di Gerndt, nella ripresa, un buon pallone, che però lo svedese non ha scaricato verso la porta avversaria. Vécsei ha confermato le sue doti in fase d’interdizione; ma, quando c’è da costruire, non è altrettanto efficace.

Davanti, i tre attaccanti hanno fatto movimento sul fronte offensivo; ma l’unico che ha provato a concludere verso la porta avversaria è stato Junior. Gerndt ha provato a dare profondità, ma i palloni non sono arrivati (uno solo, come scrivevamo), mentre Bottani, che pure si dà da fare anche in copertura, non trova ancora la via della porta.

In conclusione, ci troviamo a dover commentare una sconfitta, da parte della squadra sottocenerina, pesante, dal punto di vista del punteggio, in un incontro che poteva finire tranquillamente a reti inviolate o, a dirla con Tami, anche solo 1-0, visto che la punizione di Sigurjósson è stato l’unico gesto tecnico davvero pregevole nel freddo pomeriggio sangallese.

Lo stesso Contini, nelle interviste, ha ammesso che la sua squadra non ha giocato una grandissima partita: però, i Brodisti (che pure non hanno un grande portiere) hanno concesso poco o nulla al Lugano in fase offensiva, sfruttando con cinismo tutti gli errori commessi dalla retroguardia bianconera. Se, come ci ha detto il tecnico dei biancoverdi a margine della conferenza stampa, si riuscirà ad aumentare la qualità del gioco in fase di costruzione, questo San Gallo potrà dire la sua fino alla fine, come avevamo pronosticato a inizio stagione.

Ora, si volta pagina. Domenica, a Cornaredo, come abbiamo preannunciato, arriva il lanciatissimo Young Boys, per una sfida che non ha certo bisogno di stimoli. Tami dovrebbe recuperare Sabbatini e Roullier, che rientreranno dopo aver scontato la squalifica, e si augura di poter riarruolare i suoi pezzi pregiati: ieri ha fatto qualche minuto anche Ledesma, al rientro dopo l’infortunio subìto durante la preparazione invernale.

La classifica continua a essere corta, del resto, e il campionato sarà, probabilmente, avvincente sino al termine: un motivo in più per continuare a seguirlo, insieme a noi.

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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