Serie C, Catania-Cosenza: i siciliani trovano il pari nel finale, finisce 2-2

-

dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

Finisce 2-2 al termine di una confronto a viso aperto e combattutissimo tra Catania e Cosenza. Per gli uomini di Braglia una prestazione maiuscola condita dal doppio vantaggio conseguito nel primo tempo in virtù dei gol di Mungo e Bruccini; per i siciliani, invece, una prestazione con alti e bassi e un insperato pareggio in rimonta grazie alle reti di Barišić e Manneh. Adesso il Lecce per i Rossazzurri è distante sei punti, mentre per i Lupi si tratta del decimo risultato utile di fila.

Con il Lecce vittorioso venerdì a Bisceglie, il Catania non può fallire l’appuntamento, valido per la 25/a giornata del Girone C di Serie C, contro il Cosenza se vuole mantenere la scia dei pugliesi. I calabresi, però, sono un avversario temibilissimo per vari motivi: in primis, perché sono imbattuti da metà novembre infilando una striscia positiva in campionato di nove partite; in secundis, perché nel precedente di Coppa Italia sono già riusciti a espugnare il Massimino in questa stagione, dando inizio a una risalita che li ha portati al sesto posto. Inoltre, gli uomini di Braglia proprio mercoledì prossimo affronteranno il Lecce nei quarti di finale della Coppa Italia di categoria. La gara di andata, invece, terminò 1-0 per i Rossazzurri in virtù del gol di Mazzarani.

Lucarelli, privo di Russotto e Caccavallo, affida le chiavi dell’attacco al solo Curiale supportato da Mazzarani e Barišić ai fianchi. Solita difesa a tre con Aya, Tedeschi e Bogdan. In mediana, Porcino, Rizzo, Lodi e Fornito. Braglia schiera il Cosenza con il consueto 3-5-2: rientra Dermaku in difesa, mentre in mediana, insieme a Palmiero, spazio a Bruccini e Trovato, con Corsi e D’Orazio esterni. In avanti, Mungo a sostegno di Baclet.

Fase di “studio” in avvio e ritmi non particolarmente alti: i padroni di casa mantengono il pallino del gioco, mentre i calabresi si difendono con ordine senza soffrire più di tanto ed effettuando le prime conclusioni in porta con Bruccini e Dermaku. Il Catania risponde immediatamente con una bella verticalizzazione di Rizzo che aziona Barišić sulla destra, palla al centro e Mazzarani scalda i guantoni a Saracco. La gara è molto equilibrata, le due compagini si affrontano con determinazione, ma senza prestare il fianco all’avversario in virtù di un atteggiamento guardingo. Poco prima del 20′, però, il Cosenza passa in vantaggio: Mazzarani sbaglia un passaggio sulla trequarti e serve Mungo, il fantasista avanza trenta metri palla al piede senza trovare alcuna opposizione e scarica un destro micidiale a incrociare che fulmina Pisseri; Catania-Cosenza 0-1. Gli Etnei provano a reagire senza perdere tempo: Lodi dalla bandierina serve Aya, il pallone rimbalza e Saracco è costretto a rifugiarsi in angolo; poi, sempre da corner, è Barišić a staccare e mandare a lato di un soffio. Il Cosenza è cinico e colpisce poco dopo: calcio di punizione di Bruccini, bordata e pallone nell’angolino basso alla destra di Pisseri; Catania-Cosenza 0-2. La gara si infiamma e i siciliani rientrano sùbito in partita: lancio lungo di Rizzo per Barišić, controllo e destro che non perdona; Catania-Cosenza 1-2. Adesso i Rossazzurri premono sempre di più, galvanizzati e alla ricerca del pari; i Lupi, però, non demordono e colpiscono in contropiede mostrando grande grinta e cattiveria. Infatti, ancora da calcio piazzato è Trovato a mettre ansia a Pisseri facendo la barba al palo e, in generale, con una serie di incursioni molto pericolose. L’incontro è veramente piacevole con vari ribaltamenti di fronte e senza esclusione di colpi: da un lato, Trovato sfiora ancora il palo con un sinistro a incrociare; dall’altro, cross dalla destra di Barišić e Porcino, con la coscia, costringe Saracco al tuffo per salvare i propri pali. Con le due compagini a lottare su ogni pallone, si chiude il primo tempo col Cosenza in vantaggio 2-1.

I primi minuti della ripresa sono quasi un incubo per i siciliani: vari i palloni persi per leggerezza o paura nelle gambe, ritmi poco intensi e giocate confuse; il Cosenza non ne approfitta appieno, ma spaventa molto la retroguardia Rossazzurra. Il Catania, comunque, prova a stringere i denti e i tempi senza fortuna: la difesa del Cosenza sembra impenetrabile e prevale, anche per via della poca lucidità dei siciliani soprattutto nell’ultimo passaggio. L’occasione più clamorosa giunge poco prima del 60′: palla in area, torre di Tedeschi, palla al centro di Curiale e Aya manda fuori incredibilmente. Lucarelli, a questo punto, prova a mischiare le carte e ad affidarsi a uomini come Di Grazia, Marchese e Manneh nella speranza di dare un’accelerazione negli ultimi venti minuti alla ricerca del pari. Ed è proprio di Di Grazia il primo squillo, ma la sua conclusione viene respinta in tuffo provvidenzialmente da Saracco. Quello che però sarebbe dovuto essere un assedio da parte dei padroni di casa, in realtà non lo è: troppe le imprecisioni fino a questo momento per potere creare dei veri e propri grattacapi alla formazione guidata da Braglia. Eppure all’82′ il Catania ha una ghiotta occasione per impattare: azione confusa in area, il pallone finisce sui piedi di Brodić e Saracco è ancora strepitoso nel salvare il Cosenza. In generale, la gara è da vari minuti alquanto nervosa e a rischio rissa a ogni giocata. All’88′ arriva il gol del pari degli anfitrioni: sugli sviluppi di un corner sbuca Manneh e insacca; Catania-Cosenza 2-2. Non accede altro degno di nota e il direttore di gara sancisce la fine e il 2-2 tra Catania e Cosenza. 

CATANIA-COSENZA 2-2 (1-2)

Catania (4-3-3): Pisseri 5.5; Aya 6, Tedeschi 6, Bogdan 6; Porcino 6 (68′ Marchese 6), Rizzo 6.5, Lodi 6.5, Fornito 5.5 (53′ Ripa 5); Barišić 6.5 (78′ Brodić sv), Curiale 5 (68′ Manneh 6.5), Mazzarani 5 (68′ Di Grazia 6.5). A disp.: Martínez, Esposito, Semenzato, Blondett, Biagianti, BucoloAll.: C. Lucarelli 6.
Cosenza (3-5-2): Saracco 7.5, Idda 6.5, Dermaku 6.5, Pascali 6.5; Corsi 6.5, Bruccini 7, Palmiero 6.5 (57′ Loviso 6.5), Trovato 6.5, D’Orazio 6.5 (89′ Ramos sv); Mungo 7 (58′ Okereke), Baclet 6 (69′ Tutino 6). A disp.: Zommers, Boniotti, Pasqualoni, Camigliano,  Braglia. All.: Braglia 7.
Arbitro: Sozza di Seregno.
Marcatori: 18′ Mungo (Cs), 26′ Bruccini (Cs), 31′ Barišić (Ct), 88′ Manneh (Ct).
Note – Ammoniti: Tedeschi, Bogdan (Ct); Trovato, Saracco, Okereke, Tutino (Cs).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

MondoPallone Racconta… La Nigeria piange la maledizione delle Super Aquile

Pochi giorni fa è venuto a mancare, per complicazioni dovute a malaria, Thompson Oliha. Forse a numerosi appassionati il suo nome non dirà molto....
error: Content is protected !!