L’arrivo delle Millennials

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Prima di tutto sgombriamo il campo da una incomprensione molto comune: se è vero che con il termine Millennial Generation si indica la generazione che è nata fra i primi anni Ottanta e la fine degli anni Novanta o l’inizio degli anni Duemila, nel linguaggio giornalistico italiano il termine Millennial viene usato, in modo difforme dall’inglese, per indicare i nati dal 2000 in poi. Quindi gli appartenenti al nuovo millennio. Erroneamente (almeno secondo me) alcuni giornali avevano indicato lo juventino Moise Kean come il primo Millennial a debuttare in Serie A e ad essere convocato in Champions League, quando dovrebbero essere quelli nati nel 2001 ad essere chiamati tali, in quanto legittimamente figli del nuovo millennio 2001-3000. Ma è una mia considerazione.

Detto questo, il fenomeno dell’esordio per i calciatori giovanissimi può essere strano per il calcio maschile ma è una prassi ben consolidata per quanto riguarda il calcio femminile, e la Pink Bari ne è solo l’ultima dimostrazione: le reti nelle ultime due giornate di Francesca Quazzico (capitano della Nazionale Under 16 Femminile) e di Angelica Parascandolo sono solo l’ultimo anello di una catena che, se ripercorsa, porta molto lontano. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il calcio in rosa vive delle giovanili e dei talenti che riesce a crescere in casa e che sforna in continuazione, come dimostrano i risultati delle nostre nazionali giovanili femminili, sempre qualificate almeno alla Fase Elite dei campionati di categoria e avversarie temute in Europa e fuori (ricordiamo il terzo posto ai Mondiali Under 17 Femminili in Costa Rica nel 2014, risultato storico per qualunque nazionale giovanile italiana).

Una squadra che ha fatto completamente tesoro di questa lezione è la Res Roma Femminile, società esempio di lungimiranza sportiva e societaria: dal 2003 la formazione capitolina è affidata alle sapienti mani del tecnico Fabio Melillo che nel corso degli anni ha valorizzato al meglio il materiale umano e tecnico che le sue giovanili gli hanno messo a disposizione (la Primavera della Res Roma è attualmente la campionessa in carica per la terza stagione consecutiva). Alcuni esempi? Nel Campionato Regionale serie C 2006/2007 la squadra non fu mai sconfitta riportando tutte vittorie ed un solo pareggio e nel Campionato Nazionale serie A2 2012/2013 ottenne lo stesso score risultando anche come miglior difesa di tutti i campionati femminili nazionali con solo 3 reti subite. Nel Campionato Nazionale serie A 2014/2015, alla sua seconda presenza nella massima serie femminile, la squadra rimase al primo posto in classifica per le prime 5 giornate. Numeri non da poco.

Attualmente la rosa della Res Roma ha un’età media di 22,39 anni e ben sette giocatrici sono Millennials: il gruppo è guidato dalla titolarissima Giada Greggi, centrocampista della squadra capitolina e della Nazionale Under 19 Femminile. Appena un pelo più sopra troviamo Camilla Labate e Claudia Palombi, perni dell’attacco della squadra romana e con un ottimo futuro davanti a loro. Un’altra giocatrice di questa schiera, Arianna Caruso, in estate si è trasferita alla Juventus Women.

Altra formazione che sta facendo giocare molte Millennials ed è in pieno rinnovamento è il Verona di Renato Longega, formazione in piena rivoluzione (societaria e non) che quest’anno ha visto partire molte big e le ha rimpiazzate con giovanissime. L’età media della formazione scaligera è addirittura di 19,85 anni e sono già molte le Duemila che hanno esordito o che giocano in pianta stabile (le centrocampiste Sara Osetta, Angelica Soffia, Bianca Bardin, Elena Nichele e Jessica Zanoni e le attaccanti Veronica Pasini, Caterina Poli e Margherita Giubilato) con uno scotto inevitabile che la formazione sta pagando in classifica in termini di punti. Ma è questa la strada per rinascere e crescere come squadra e come settore giovanile, non ci sono scorciatoie.

E chi sono le altre Millennials che stanno spuntando in Serie A Femminile? Oltre alle già citate giocatrici, attualmente agli onori della ribalta ci sono Martina Tomaselli (Brescia), Michela Catena ed Elisa Polli (Tavagnacco), Sara Baldi (Atalanta Mozzanica), Stella Botti (Sassuolo), Roberta Aprile (Bari), Ginevra Costantino (Ravenna Women), Maria Luisa Filangieri e Benedetta Orsi (Empoli). A loro e alle società che le hanno fatte debuttare va il nostro plauso e un grandissimo in bocca al lupo per la loro carriera.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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