Frosinone-Brescia, le interviste del post-partita

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dal nostro inviato allo stadio “Benito Stirpe” di Frosinone.

Al termine dell’incontro Frosinone-Brescia, terminato con il successo per 2-0dei padroni di casa, il primo a presentarsi in sala stampa è il tecnico delle Rondinelle (ed ex-tecnico del Frosinone) Pasquale Marino: “Eravamo consapevoli della capacità di reazione del Frosinone alle difficoltà, come quelle registrate di recente. Siamo partiti bene creando delle occasioni, poi purtroppo abbiamo commesso delle ingenuità che hanno portato al gol. Il Frosinone, trovato il vantaggio, ha avuto modo di ripartire; noi nel secondo tempo abbiamo cercato di trovare il pari, loro sono stati bravi a gestire la gara nel secondo tempo tenendo il pallone e spezzettando il gioco. Abbiamo avuto delle occasioni importanti a inizio ripresa, in alcune situazioni avremmo potuto gestire meglio; siamo una squadra giovane, dobbiamo lavorare tanto per centrare la salvezza e far crescescere i tanti giovani che abbiamo in rosa.

Di poche parole il Marino-pensiero, con riferimento al ritorno a Frosinone, e sul progetto del Brescia che ha scelto di sposare: “L’emozione se la porta via la tensione del pre-gara; non so se da parte dei tifosi ci sia stato rispetto o indifferenza, su quello che è successo l’anno scorso hanno parlato tutti tranne il sottoscritto, ma non ho intenzione di farlo, ho un mio pensiero che però non ritengo giusto esporre ora. Abbiamo tanto da lavorare, tanti elementi sono molto giovani. La società è importante e ambiziosa, abbiamo un progetto che punta a riportare il Brescia al livello che gli compete; il progetto è molto interessante, quest’anno dobbiamo però pensare a salvarci il prima possibile per porre le basi per il futuro“.

All’ex-tecnico dei Ciociari, segue l’attuale tecnico del Frosinone, Moreno Longo: “Sono contento, in settimana ho visto i miei ragazzi “feroci”, con un atteggiamento che in vista di oggi mi facevano essere certo, se non della vittoria che può essere anche influenzata da episodi, che avrei assistito a una grande prestazione. Merito dei ragazzi, che non si abbattono e sanno venir fuori dai momenti complicati che all’interno di una stagione possono verificarsi. Sull’avvicendamento Citro-Dionisi, la scelta è stata tecnica visto che Federico aveva saltato i primi due allenamenti della settimana, e Citro meritiva una chance per come stava lavorando. Avendo recuperato gli infortunati è giusto che il gruppo diventi squadra, abbiamo bisogno di tutti e di ragionare come “noi”; Federico ha accettato con serenità la scelta, ed è subentrato chiudendo la gara.”

Come il pubblico di casa, anche Longo è consapevole che alla prestazione di oggi dovranno seguirne altre della stessa qualità per centrare l’obbiettivo di stagione: “Non possiamo assolutamente adagiarci per una vittoria, se lo facessimo avremmo capito poco di questo Campionato. Dobbiamo dare continuità alla prestazione, il risultato deve essere la conseguenza di quanto si fa sul campo per 95 minuti; dico 95, perchè abbiamo visto a Empoli, o anche nei risultati odierni, come gli ultimi 10 minuti di gara sono una partita nella partita che possono vanificare quanto fatto nei precedenti 80.

Sul Frosinone primo, in attesa dell’impegno del Bari, questo il punto di vista di Longo sulla classifica e sui punti gettati al vento nelle ultime gare di Campionato: “Il campionato è livellato verso l’alto, dove abbiamo tanta concorrenza e almeno in sei-sette sono lì a darsi battaglia;  possiamo avere rammarico per le gare passate, ma questo vale anche per le altre squadre. Sarà fondamentale che la società, l’ambiente tutto capiscano l’importanza dei dettagli, che potranno fare la differenza sul lungo periodo. Profilo basso e lavorare, con la convinzione di poter dire la nostra fino al  termine, cullando un sogno da alimentare giorno per giorno.

Sulle gare di Bardi e Ciofani, entrambi molto positivi: “Non mi piace parlare di singoli, anche se questi due nomi oggi meritano una menzione particolare. Bardi, nonostante le voci degli ultimi giorni, ha risposto con qualità e serenità, da parte mia non è mai stato in discussione perchè come può sbagliare il portiere possono sbagliare tutti, Francesco va tutelato. Daniel (Ciofani, ndr), è un giocatore fondamentale per questa squadra, e lo si capisce paradossalmente oggi nella partita in cui non fa gol; farà gol nelle prossime partite, ma anche quando non segna aiuta tantissimo la squadra, come giocatore e come uomo.”

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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